
La vera scienza non è in contrasto con la creazione in sei giorni secondo la Bibbia
Lo dicono 50 scienziati in un libro intitolato per l’appunto In sei giorni – Perché cinquanta scienziati scelgono di credere nella Creazione. Una delle ragioni […]
Lo dicono 50 scienziati in un libro intitolato per l’appunto In sei giorni – Perché cinquanta scienziati scelgono di credere nella Creazione. Una delle ragioni […]
I Veri Valdesi si prefiggono di fare conoscere, difendere e promuovere i principi informatori dell’antico movimento valdese dei “Barba” ( nome tipico dato ai missionari […]
È persino banale ricordare che il Natale NON è quello delle luminarie, delle renne, delle slitte, degli alberi ornati di finti oro e argento, degli […]
Se fosse vero. Gesù avrebbe predicato menzogne perché disse: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per […]
UN CONTRIBUTO ALLA RIFLESSIONE SU UNA RICORRENZA 4 domande aperte in occasione dell’850° anniversario del movimento valdese. Nel 2024 ricorre l’850° anniversario della conversione di […]
Nuovo ottimo articolo di “Daniela Valdese” su questo tema fondamentale. Fin dal secolo XII “Barba” fu il nome tipico dato ai missionari valdesi. Chi desiderava […]
Ci segnalano un video istituzionale della Chiesa “Evangelica Valdese” della serie “Una chiesa che risponde”, che tratta la domanda “Essere credenti omosessuali oggi è un […]
Giovanni Calvino scrisse l’introduzione alla prima versione francese della Bibbia prodotta dal Protestantesimo. Un testo magnifico che ci esorta vieppiù ad apprezzare e diffondere con determinazione la Parola di Dio.
La teologia dialettica di Barth gli permise di usare vecchie parole e frasi, frasi e parole bibliche, dando loro allo stesso tempo nuovi, e radicalmente antibiblici, significati. Quello che i liberali aveano compiuto solo in parte con frasi come la “divinità di Cristo” e quello che i cattolici romani avevano operato con termini come “giustificazione”, “chiesa”, “santo” e “grazia”, Barth fu in grado di farlo con l’intero discorso teologico della Riforma.
E’ stato molto pubblicizzato, spesso con toni entuasiastici, il discorso del teologo valdese Paolo Ricca nella basilica romana di San Pietro. “La prima volta”, si dice. Ma che cosa ha detto? Ha ribadito che la roccia su cui si fonda la chiesa è “Pietro” o “molti Pietro”. Non è questa, però, la prospettiva della teologia riformata classica, che considera la roccia non Pietro, ma Cristo. Egli è “un”sasso”, o un mattone, che poggia sulla roccia che è Cristo. Ancora una volta un ecumenismo antropocentrista. I simili si amano e apprezzano a vicenda. Qui un articolo di Daniela Michelin-Salomon.
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