UN TEMPIO SFREGIATO DUE VOLTE

Nella notte tra il 14 e il 15 maggio, qualche individuo di poco senno e di minore civiltà ha imbrattato l’esterno del tempio valdese di Roma, piazza Cavour, che da pochi giorni era stato ripulito riprendendo il bel colore chiaro originario. Sulla parte bassa della parete laterale esterna e sul portone di accesso ad abitazioni vicine hanno tracciato con vernice rossa una svastica e tre croci celtiche e la scritta “no froci”. Inoltre, sulla facciata principale è stato scagliato dell’inchiostro, o qualcosa di simile, di colore nero. L’atto è stato unanimemente condannato: il sindaco Ignazio Marino, il presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici, esponenti di varie associazioni gay e molti altri ancora. A queste dichiarazioni ci associamo di tutto cuore, ricordando analoghe scritte sui negozi degli ebrei negli anni del nazismo e nei tanti pogrom.

Con tristezza guardiamo anche all’altro sfregio fatto al tempio, ma non da mani estranee, né ignote. La scritta è stata cancellata poche ore dopo, mentre restano visibili gli schizzi del liquido nero, in particolare alla sommità dell’arco sopra il portale d’ingresso. Ciò che però campeggia e domina la grande facciata del tempio, costruito circa cent’anni fa grazie alla generosità di una donatrice americana, è un simbolo politico, adottato in particolare dall’estrema sinistra, da pacifisti ideologici e da associazioni gay: la bandiera arcobaleno. Questo secondo sfregio, benché non sia reato, come invece lo è il primo, è per noi più grave, perché viene dalla stessa comunità valdese e non sarà rimosso con un po’ di fatica e di solvente come quello tracciato da mani ignote, poiché sono il cuore e la mente di coloro che l’hanno voluto che sentono più importanti le battaglie ideologiche dell’annuncio dell’Evangelo di Gesù Cristo. Lo stemma valdese e la croce sulla finestra non sono che un piccolo contorno del simbolo politico. Peggio ancora, sono usati a sostegno del simbolo politico. Anche questo ci ricorda quegli stessi anni bui menzionati prima. Possa Iddio avere pietà di noi.

8 commenti

  1. Sì, bisogna dirlo chiaro e forte: per molti valdesi è pure stato estremamente offensivo che sia stata apposta in primo luogo la bandiera dei gay sulla nostra chiesa. Vi incoraggio a far conoscere sempre di più al pubblico che tanti valdesi (esplicitamente e tacitamente, perché molti di loro hanno paura di apparire) come la leadership valdese si sia svenduta all’ideologia gay e, mistificando il vangelo, faccia credere che tutti li appoggiano.

  2. Ma…non ho capito: quindi in questo articolo in buona sostanza viene equiparato l’atto vandalico di quei fascisti omofobi all’esposizione di uno striscione per i diritti civili dopo una veglia fatta proprio per promuoverli???
    Vergognoso.

  3. Ps: ho sempre pensato che la Chiesa Valdese fosse un faro di tolleranza ed un esempio di intelligenza civica e sociale: se ho capito bene il senso dell’articolo mi rincresce di essermi sbagliato in tutti questi anni.
    Come ha scritto la lettrice prima di me, possa veramente Iddio avere pietà di voi. Amen.

  4. …Possa avere pietà di ‘noi’ che abbiamo scritto quest’articolo!!

    …Manca la firma dell’autore, per poterlo ‘ringraziare’…

  5. Marco questo non è un sito ufficiale della chiesa valdese, l’articolo è un insieme di falsità!
    Possa veramente Dio avere pietà di tutti!

  6. è perfino probabile che la causa dell’imbrattamento sia stata proprio quella bandiera, a qualcuno non è venuto in mente? Date le croci celtiche non direi che si sia trattato di fascisti, semmai tutt’al più di nazisti, unicamente per amore alla coerenza. Non sarà poi questo il sito ufficiale, ma una cosa è certa: questo è il sito della chiesa valdese ai giorni nostri quella vera, poichè se la chiesa cosiddetta “ufficiale” anzichè il vangelo di Cristo appoggia movimenti storicamente anticristiani (e antireligiosi in generale) e per di più pratiche condannate apertamente sia dal Nuovo che dal Vecchio Testamento si è messa sulla buona strada per divenire la nuova Babilonia. Non si capisce neppure perchè voglia continuare a mantenere il nome di valdese imbrattandone il buon nome. Se i valdesi delle origini, cioè quelli del XII secolo (che tra l’altro non seguivano neppure la dottrina calvinista, abbracciata 400 anni dopo, ma dai valdesi italiani, pur sempre ricordando che la chiesa cristiana è nata con gli Atti degli Apostoli dunque mai fu una novità) vedessero la bandiera arcobaleno morirebbero dalla vergogna. Direbbero che il vangelo è stato tradito. Una cosa è però dubbiosa: ho letto che il presidente della Comunità Ebraica di Roma ha condannato l’atto di vandalismo. Ma l’ha fatto riguardo all’atto in sè e per sè? Si spera di si. Storicamente chi appartiene alla religione ebraica (e dico religione perchè si può benissimo essere di provenienza ebraica senza seguirne anche la religione così come vi sono ebrei religiosi di discendenza cosiddetta gentilizia) non ha mai aderito a movimenti gay. La religione ebraica lo vieta senza alcun margine di dubbio, ancor di più proibisce il matrimonio gay. Devo associarmi quotando “Possa veramente Dio avere pietà di tutti!”

  7. Questo sito è una vergogna. Ringraziate che siete in una chiesa democratica e liberale, foste in altri contesti sareste scomunicati, querelati e sbattuti fuori con un sonoro calcio nelle terga.

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