Si prega di non disturbare il conducente. Una parabola.

Sugli autobus è sempre apposto il cartello che dice: “Si prega di non disturbare il conducente”. Certo, deve badare al traffico e giungere con sicurezza a destinazione. Ha la responsabilità della sicurezza dei passeggeri. E’ stato assunto apposta per quel servizio e distrarlo con domande sia pur legittime, o peggio con chiacchiere, può essere pericoloso per tutti quanti.

Che fare, però, quando il conducente, invece che dirigere il mezzo alla sua destinazione, mettiamo alla stazione, sta evidentemente – ce ne siamo accorti – andando in direzione sbagliata, oppure è chiaramente un incompetente messo lì alla guida da una ditta che pensa solo ai propri profitti e alla quale i passeggeri non importano? Magari il conducente è ubriaco o, peggio, un criminale che ha sequestrato l’autobus ed i suoi passeggeri!

Si potrebbe pensare che non sia affar nostro “disturbarlo” o cercare di fermarlo, magari con la forza, oppure “…la cosa è responsabilità della concessionaria dei trasporti” e noi “non siamo competenti” a sindacare se sta prendendo la strada giusta o che guidi bene… Ci sarà un buon motivo che il conducente sta prendendo una direzione per noi inconsueta o sconosciuta… Ci viene detto: “Se siete su questo mezzo è perché avete scelto questa ditta e dovete averne fiducia … Se avete osservazioni o lamentele da fare, compilate eventualmente un apposito modulo e seguite la procedura, poi lo farete avere alle autorità di competenza…

Quindi, “zitti e mosca”: non importa se l’autobus andrà a sbattere…

Immaginiamo ora di essere, su quell’autobus, una comunità di cristiani che stanno andando a fare un’escursione e ci stiamo accorgendo che il veicolo sta andando in direzione sbagliata oppure che il conducente è chiaramente un incompetente o persino pericoloso. Chi se ne è accorto sta diventando evidentemente nervoso e preoccupato e informa, mettiamo, il pastore della comunità che la accompagna. Lui risponde: “Non è nostro compito intervenire. La questione non è di nostra competenza”. E poi dice: “Continuiamo a cantare!”, oppure “Continuiamo la discussione teologica che stavamo facendo”.

Uno o due, però, insistono di fare ben qualcosa, e lui di rimando: “Se siete preoccupati possiamo metterci a pregare perché Dio guidi il conducente e lo persuada a tornare sulla retta via”. Alle loro proteste, il pastore innervosito replica: “Di che cosa avete paura? Dio ha promesso di proteggerci. …e se fosse il tempo che il Signore ritorni e prenda Lui direttamente la guida dell’autobus? Se poi Lui ha deciso che sia venuto il tempo che noi lasciamo questo mondo, Egli ci accoglierà in gloria. Non sarebbe meraviglioso?”.

Intanto l’autobus esce di strada e finisce in un precipizio. Non sappiamo se i passeggeri siano poi stati accolti in gloria.

La spiegazione di questa parabola, se non la capite, sarà in separata sede.

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