La resurrezione di Gesù, paradigma della resurrezione dei credenti
LA PASQUA NON ARRIVA IN ANTICIPO
Da una settimana non c’è modo di sfuggire agli auguri di “Buona Pasqua”. Anche oggi, il Venerdì della cattura, della flagellazione, della condanna, della crocifissione e della morte di Gesù Cristo, fioccano i “Buona Pasqua”. Il significato della ricorrenza è così totalmente svanito. C’è la resurrezione senza la morte, dunque non c’è resurrezione. Se la nostra chiesa induce anche solo due o tre persone a meditare davvero sulla venuta, sulla predicazione, sulla buona notizia, sulla passione, la morte e la resurrezione di Gesù, essa non è inutile. Se la nostra chiesa distoglie anche solo due o tre persone dal farlo, guai ad essa, cioè a noi che della chiesa siamo membra.
“ IO CREDO: RISORGERO!” di Paolo Brancè
LA RESURREZIONE DI GESÙ, PARADIGMA DELLA RESURREZIONE DEI CREDENTI.(Giovanni 20:1-10; I Corinzi 15:1-34)
“Resurrecturis”è la scritta che il visitatore legge quando entra nel Cimitero Monumentale di Verona. È il participio futuro del verbo latino “resurgere”, da cui deriva la parola italiana “Re surrezione”. Il tema dell a resurrezione costituisce per i cristiani il fondamento della fede, è uno dei dogmi fondamentali della rivelazione biblica.