Nel 1678 fu completato e nel 1681, pochi anni prima dell’esilio e del Glorioso Rimpatrio dei Valdesi, fu pubblicato The Pilgrim’s Progress from This World, to That Which Is to Come (“Il cammino – ovvero il progredire – del pellegrino da questo mondo a quello venturo”), comunemente conosciuto solo come The Pilgrim’s Progress. E’ spesso considerato secondo solo alla Bibbia come influenza e importanza nel mondo cristiano di lingua inglese. E’ il racconto allegorico del cammino del protagonista, di nome Cristiano, dalla Città della Distruzione (questo mondo) alla Città Celestiale. Lungo il cammino incontra luoghi come la Fossa della Desolazione, la Fiera delle Vanità , la Valle dell’Ombra e della Morte, e personaggi negativi come Ostinato, Formalista, Timoroso, il Signor Legalità, ma anche alcuni che lo aiutano, come i Luminosi (angeli), Fedele, Pietà, Conoscenza e molti altri. L’autore, John Bunyan, scrisse gran parte del libro trovandosi in prigione per aver predicato senza autorizzazione e nella narrazione propone, nella forma del racconto di un viaggio che risulta facilmente comprensibile a tutti, questioni teologiche anche molto sottili.
Oggi, grazie alla traduzione dell’infaticabile pastore Paolo Castellina, rivista da Mario Gallina, arriva la versione in piemontese con il titolo

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