NELLA RELAZIONE AL SINODO SI DEFINISCE “ANCESTRALE OMOFOBIA” LA CONTRARIETÀ DEI MOLTI VALDESI AFRICANI ALLE BENEDIZIONI GAY?

Atteggiamenti razzisti dalle vestali dell’accettazione del diverso?

Durante la discussione sulle benedizioni delle coppie omosessuali, è intervenuto un deputato della chiesa di Lucca, il quale ha detto, tra l’altro:

C’è una parte della relazione della Commissione d’Esame al Sinodo che suscita le mie chiare perplessità, pagina 243, per il linguaggio, per le parole, quando si accusano coloro che sono in disaccordo con la politica delle benedizioni alle coppie omosessuali quando si accusa questo gruppo, una parte di una chiesa, di essere omofoba, di essere particolarmente retrograda e la si lega in particolare” alla sua origine etnica. “Io credo che questo sia pericoloso, sia sbagliato. Le parole feriscono, la lingua è una parte del corpo umano da tenere sotto controllo. Particolarmente quando siamo coscienti… che la componente immigrata, la componente ghaniana in particolare, rappresenta tanto sangue nuovo, tanta vitalità, tante idee, rappresenta in molte chiese il gruppo giovanile e la scuola domenicale. Quindi non li si può, da una parte, lodare come il futuro della Chiesa, dall’altra attaccarli come omofobi: ci sono molti modi per presentare le proprie idee e i propri disaccordi, ma bisogna essere attenti a farlo in modo fraterno, in sottomissione reciproca. Anche perché la mia esperienza come deputato di Lucca è che questo contrasto, come diceva il fratello, fra credenti di origine italiana e credenti di origine ghaniana è del tutto artificiale. La mia chiesa in maggioranza è contro le benedizioni, ma devo dire che c’è anche una grossa componente rumena, e sono quelli più decisamente contro la benedizione delle coppie dello stesso sesso: Ma da parte della grande maggioranza degli italiani, c’è un atteggiamento meno critico, forse, ma sempre scettico soprattutto nel distinguere tra diritti civili che le coppie dello stesso devono avere, sono garantiti dallo stato, e la questione delle benedizioni della chiesa.

Pare che quella parte della relazione non sia, in realtà stata scritta dalla Commissione d’Esame ma dalla commissione Fede e omosessualità, nominata dalla tavola, comprendente anche pastori e professori di teologia. La cosa non diminuisce la gravità delle espressioni, che testualmente, pare siano ancora peggiori. Riferendosi alla contrarietà alle benedizioni da parte della quasi totalità dei credenti africani, si dice: “non c’è una argomentazione specifica, ma un’ancestrale omofobia derivante (…) dalla Bibbia” !

Sono notizie estremamente fondate, ma speriamo di ricevere una smentita! Nell’attesa vorremmo manifestare tutta la nostra solidarietà ai fratelli di origine africana definendoci VALDESI ANCESTRALI!

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