Nella Chiesa Valdese tolleranza sì, ma solo a senso unico

Se fossi un credente evangelico appena giunto in Italia da un altro paese, leggendo le dichiarazioni degli esecutivi e dei maggior opinionisti della Chiesa Valdese circa la posizione della stessa,  contraria ad ogni tipo di discriminazione (ovviamente religiosa, ma anche di genere, sessuale, razziale etc.) non avrei il minimo dubbio nel ritenerla una delle chiese più aperte, pluraliste, tolleranti e democratiche del panorama ecclesiastico mondiale.

Essendo però nato e cresciuto nella Chiesa Valdese e conoscendola a fondo, purtroppo, la mia opinione è assai diversa.

Il pluralismo e la tolleranza nella nostra Chiesa sono soltanto una bella facciata perché al suo interno le idee si muovono soltanto a senso unico.

La teologia ufficiale “liberal” di fatto preclude la presenza di ogni altra teologia che si ispiri a valori diversi. Barthiani e Pietisti sono banditi (dalla Facoltà e dalle Chiese), per non parlare di ogni tipo di influenza carismatica o evangelicale, viste come altrettante maledizioni da evitare ad ogni costo.

L’ideologia ufficiosa (ma di fatto ufficiale) che domina la Chiesa è quella della sinistra ex comunista (ora piddina o sel). Chi non è su questa linea, non è un vero “fratello nel Signore”, bensì un elemento di disturbo che va o convertito (non a Cristo ma all’ideologia dominante) o meglio convinto ad andarsene, perché la cd “destra moderata” (ex berlusconiana) è un peccato contro lo Spirito Santo!

Gli organi di comunicazione ufficiali della Chiesa (Riforma e Claudiana) pubblicano a senso unico solamente scritti che supportano la linea ufficiale della Tavola, dando poco o nessuno spazio a chi all’interno della Chiesa la pensa diversamente. Claudiana pubblica soltanto libri in linea con teologia, ideologia e spiritualità gradita alla Tavola, negando ogni accesso a chi segue altre linee.

In conclusione la Chiese Valdese non discrimina nessuno, a patto però che sia di sinistra, teologicamente liberal e aperto all’ideologia gender!

Nikodemos

3 commenti

  1. Complimenti bellissimo articolo, che condivido pienamente.
    Proprio perchè “la Chiese Valdese non discrimina nessuno, a patto però che sia di sinistra, teologicamente liberal e aperto all’ideologia gender!” salvo rare eccezzioni, non ho più messo piede in chiesa da tempo
    Valdo

  2. ma infatti chi lamenta intolleranza generalmente e ultimamente si riferisce unicamente ai propri orientamenti di sinistra (guai a essere di FI/AN o peggio ancora leghisti), mai che tollererebbe a sua volta quelli di destra. se quantomeno ricordassero che il comunismo è ideologicamente contrario a qualunque genere di fede religiosa! ma da questo punto di vista sembra parlare al vento, giacchè la fede religiosa chissà dove l’hanno lasciata. e i moderni comunisti, tra l’altro, dove a loro volta hanno lasciato la cultura? ricordiamo che nei paesi slavi e prima ancora nella Russia, cioè la culla del comunismo(ora non più), essere omosessuale equivaleva quasi all’esserlo oggi nei paesi musulmani. studiare per credere

  3. Adesso capisco la riconciliazione tra Francesco e la Chiesa Valdese! Un Santo Padre che fa commuovere
    sino alle lacrime il Presidente Obama, che porta pace tra lo stesso e Cuba comunista, che fa acclamare
    a Raul Castro che con questo Pontefice se ne torna lui comunista in chiesa, che poi accoglie in Vaticano Abu Mazen noto terrorista col titolo di “Angelo della Pace”, che si intrattiene amichevolmente al telefono con Marco Panella, che dialoga con l’Islam ma tace sui massacri dei cristiani perpetrati dallo stesso, ecc, ecc, è anche lui un campione della pace e della tolleranza, purchè di Sinistra.

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