L’eretico fedele

In un articolo pubblicato dall’associazione Sentieri Antichi Valdesi alla quale aderisco, sono degne di attenzione alcune parole del pastore “valdese” Emanuele Fiume, da questi usate per giustificare il bavaglio a ogni opinione contraria al pensiero unico dominante nella moderna Chiesa Valdese.

Queste le parole di Fiume: “una Chiesa che si dà liberamente una disciplina evangelica, è legittimata a scomunicare” coloro che persistono in comportamenti od opinioni per dividere il corpo di Cristo”. (Enfasi aggiunta).

C’è un razionale”biblico” per questa posizione? Si, c’è: lo troviamo in Tito 3:10. Ma è interessante vedere cosa dicono le varie versioni.

Ammonisci l’uomo settario… poi evitalo -Nuova Riveduta
Sta’ lontano da chi è fazioso – CEI
Evita l’uomo settario – Nuova Diodati
L’uomo settario… evitalo – Riveduta (Luzzi)
Se qualcuno provoca fra voi delle divisioni – Bibbia della gioia.

Quindi tutte le versioni dicono la stessa cosa? Niente affatto.

Schiva l’uomo eretico – traduce Diodati.

Nell’inglese la differenza diventa anche più stridente:

Warn a divisive person. NIV
Reject a divisive man. NKJV (ovvero quella che si “spaccia” come un semplice ammodernamento della AV)
A man that is an heretick… reject. AV

Come si vede nell’inglese ci si spinge fino a parlare di un uomo che divide, che causa divisioni (idea ripresa anche dall’eccentrica Bibbia della

Sempre più difficile essere fedeli alla Scrittura in certe chiese

Gioia).
Se proprio si vuole scomodare il greco, tutte le edizioni del Nuovo Testamento riportano la parola ?????????, “airetikon” che non occorre una scienza per capire cosa significa. Il solo grave problema con la traduzione, o meglio traslitterazione, “eretico”, è la sua scorrettezza politica, l’accezione negativa affibbiatagli dalle moderne agenzie culturali, che la associano a processi sommari di vittime innocenti, torture e roghi, là dove il significato biblico non è altro che “colui che si fa portatore di insegnamenti contrari alla sana dottrina” (anche questa espressione, ahimè, carica di connotati pesanti). Il comandamento di esclusione verso tali persone permea tutto il Nuovo Testamento. E giusto per citare l’apostolo “dell’amore”, Giovanni, egli giunge perfino a dire che coloro che non portano la sua dottrina non devono essere né accolti né salutati. Non devono essere fatti entrare nella chiesa. E il passaggio di Tito in maniera complementare ordina di espellere tali persone se invece vi fossero già presenti.
Ma dato che nelle moderne, più “aggiornate”, più “leggibili” versioni non si parla più dell’eretico, chi si intende allora oggi per settario, per fazioso, per l’uomo che divide? Ve lo ha appena spiegato il pastore Fiume. È il fedele coscienzioso, che fa notare e denuncia cose che magari nessuno nota o che, se si notano, appaiono ai più normali, del tutto innocue se non addirittura buone o auspicabili. Cose come ad esempio proprio l’eretico, il quale spesso si presenta lindo e pulito, sorridente, alla mano, e che con modi cortesi e parole dolci si guadagna la stima della chiesa riuscendo spesso a raggiungerne anche il pulpito, dal quale predica tematiche rassicuranti come “cerchiamo il Signore con un cuore sincero”, “accoglienza”, “consacrazione”,”amore”, tutte dall’apparenza gradevole e positiva, ma che se fossero valutate un po’ più in profondità (una attività troppo “negativa” e pertanto settaria) rivelarebbero il carattere sovversivo.
Ed ecco così operarsi un capovolgimento una volta impensabile: il fedele coscienzioso è un corvo, è una cassandra, è ”troppo negativo” e viene per questo emarginato, se non addirittura espulso, bandito o scomunicato, perché settario, mentre l’eretico è invece accolto perché cordiale, cortese, ottimista, positivo. Oh non sempre, beninteso, talora è negativo pure lui, giusto quelle volte che occorre stigmatizzare e scomunicare il povero fedele settario e divisivo che ha la franchezza e il coraggio di denunciare l’eretico per quello che è.
È accaduto nelle chiese storiche, ormai soverchiate dall’eresia liberale come la sentenza del pastore Fiume bene esemplifica, e indicazioni ci sono che stia accadendo ormai anche nelle cosiddette chiese “conservatrici” sempre più intolleranti alla setta dei fedeli.

Gianpiero Giancipoli

1 commento

  1. Splendida analisi delle affermazioni del pastore Fiume. La condivido pienamente. Quanto alla versione della Bibbia più affidabile mi pare opportuno tornare alla Diodati che personalmente ho usato per molti anni e solo recentemente ho sostituito con la Riveduta del Luzzi.
    Un caro saluto nel Signore,
    Alberto Zeni (simpatizzante SAV)

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