Le chiese abortiste protestano…

Manifestazione in difesa della vita
manifestazione in difesa della vita

La Corte Suprema degli USA, ribaltando la sentenza Roe v Wade del 22 Gennaio 1973, ha sanato un vulnus di natura costituzionale e ha restituito la sovranità agli Stati federati dopo quasi cinquant’anni. La sentenza della Corte Suprema non si è pronunciata in merito al “diritto all’aborto” – come afferma la narrazione mainstream – bensì in merito alla sua «legalizzazione obbligatoria in tutti gli Stati», facendo sì che la decisione sulla «profonda questione morale dell’aborto» tornasse «al popolo e ai suoi rappresentanti eletti», ai quali la Roe v. Wade l’aveva sottratto contro il dettato costituzionale americano.

Le “chiese” liberal protestano, e ad esse fanno eco la FCEI italiana e i suoi organi di stampa, che scrivono:

“Staremo con voi nella protesta”. Lo scrive la Chiesa unita di Cristo (UCC), in merito alla decisione della Corte Suprema di rovesciare la sentenza ‘Roe v. Wade’ che garantisce l’aborto negli Stati Uniti: “Ben prima di questa scelta, l’UCC, attraverso il Sinodo generale, ha affermato il diritto di ogni persona di seguire le proprie convinzioni religiose e morali riguardo la salute riproduttiva. Continuiamo a sostenere questa nostra convinzione. Ciò include l’autonomia di dare la nascita e di decidere se portare a termine o porre fine a una gravidanza”.

Insomma, vogliono avere “il diritto” di sostuirsi a Dio e decidere sulla vita e sulla morte del bimbo in grembo. Ma “L’Eterno fa morire e fa vivere; fa scendere nel soggiorno de’ morti e ne fa risalire” (1 Samuele 2:6), solo Lui. Qualsiasi deroga a questo principio è regolata solo dalla Legge morale che Egli ha stabilito, contenuta nella Sua Parola e l’aborto non ne è incluso. Il Suo popolo onora quanto il Creatore ha stabilito e non lo mette in questione

Quale etica e  quale antropologia le “chiese” abortiste, però, sostengono? Non certo quella biblica che afferma la piena umana dignità dell’essere umano fin dal momento del suo concepimento, e che non è a nostra disposizione. Di fatto, lottando per questi loro presunti diritti, si oppongono ai diritti di Dio e seguono l’ideologia umanista moderna.

Tipicamente, infatti, queste “chiese” si ritrovano sempre dalla parte del peggior mondo globalista (i moderni filistei), che ha fatto della violazione sistematica del corpo umano la propria bandiera ideologica. Un esempio ne è quello dell’appoggio all’eutanasia (il “diritto” di disporre della propria vita e morte), oppure, come si è visto recentemente, appoggiando chi vuole imporre una terapia genica sperimentale dannosa e controproducente contro pandemie provocate, come pure dell’ideologia omosessualista e gender.

Essi, così si stracciano oggi le vesti rivendicando l’autonomia della donna e il suo diritto a uccidere la vita che porta in grembo. Questo mondo globalista, in cui un’élite di criminali eversori si è impossessata del potere ed è ascesa ai vertici delle nazioni e delle istituzioni internazionali (per non parlare dei vertici di molte istituzioni ecclesiastiche), e di questi poteri tali “chiese” sono complici e serve.

La stessa ideologia non cristiana la manifesta lo stesso Paolo Naso, coordinatore della Commissione studi della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, in un’intervista al “Manifesto” (quotidiano comunista) che ha dichiarato:

“Per loro [gli evangelici degli USA] portare armi e considerare l’aborto un omicidio significa esattamente esprimere i “valori” della famiglia e difendere la vita. Ed è una posizione estremamente diffusa. Ma c’è anche un’altra America, anche cristiana e protestante, che sta esattamente dalla parte opposta”.

Questi non sembra comprendere che pure il diritto alla legittima difesa contro gli aggressori (e quindi anche il portare armi) non è affatto in contraddizione con la difesa della vita, ma che pure è garantito dalla Legge di Dio.

Indubbiamente “’c’è anche un’altra America, anche cristiana e protestante, che sta esattamente dalla parte opposta”. Questi pseudo-cristiani e pseudo-protestanti esistono, sono quelli che si sono prostituiti alle ideologie moderne. Con essi non vogliamo avere nulla a che fare.

Come giustamente è stato affermato: “Non vi può essere giustizia dove si riconoscono diritti all’aborto, non vi può essere pace e prosperità in una società che massacra i propri figli, non vi può essere libertà dove la licenza, il vizio e la superbia sovvertono i Comandamenti di Dio”.

Vedasi qui altre reazioni del mainstream italiano: https://www.marcotosatti.com/2022/06/27/rosso-porpora-aborto-usa-i-sinceri-democratici-in-pieno-delirio-anche-in-italia/

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