La United Methodist Church si divide sul matrimonio gay – Nascono i Traditional Methodists

La United Methodist Church è la più grande denominazione metodista del mondo. Raccoglie infatti oltre 12 degli 80 milioni di metodisti del pianeta, 6 milioni negli USA e 6 in altri 135 paesi.

Ebbene, i vertici della  Chiesa Metodista Unita hanno comunicato l’intenzione, dopo anni di lotte e contrasti sulla questine del matrimonio gay, di dividersi. La decisione andrà presa nella assemblea mondiale a maggio di quest’anno. Tale divisione, dicono è “il miglior modo di risolvere le nostre differenze, consentendo a ciascuna parte della Chiesa di rimanere fedele alla propia concezione teologica e allo stesso tempo riconoscendo la pari dignità e il rispetto per ogni persona.”

Il vescovo Kenneth Carter, presidente del consiglio dei vescovi della chiesa ha detto: “Mi sono sempre dedicato all’unità. Ma, alla lunga, non può essere unità a spese di qualcuno”.

Il piano di divisione ha ricevuto l’apprezzamento sia dei conservatori sia dei progressisti.

Nel febbraio scorso ci fu una conferenza mondiale sull’argomento. Due erano le posizioni ritenute prevalenti: dare alle 32mila chiese locali la scelta se celebrare o meno i matrimoni tra persone dello stesso sesso oppure semplicemnte consentirli in tutte. Sorprendendo la maggior parte degli osservatori, però, ha ampiamente prevalso la terza opzione: proibire i matrimoni gay e inasprire le sanzioni per chi le pratica.

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