Il furto del secolo è stato commesso nel 20° secolo e ha a che fare con le chiese protestanti storiche

di Paolo Castellina

“Perché si sono infiltrati fra di voi certi uomini (per i quali già da tempo è scritta questa condanna); empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo” (Giuda 4).

Il più grande furto del secolo è stato commesso nel 20mo secolo, e ha a che fare con le chiese protestanti storiche. Non è stato commesso un furto in chiesa, ma è stata proprio rubata, sottratta, la chiesa stessa.

La chiesa appartiene di diritto a Gesù Cristo. Essa esiste nel Suo nome, e la sua funzione è quella di predicare la Parola di Dio, amministrare i sacramenti, come pure applicare fedelmente una giusta disciplina fra i suoi membri. La chiesa, però, è stata rubata. I ladri sono i liberali, i modernisti, i socialisti, gli umanisti, gli evoluzionisti, gli ecologisti, le femministe, e chi più ne ha più ne metta. Il loro scopo? Trasformare la chiesa in “qualcos’altro”. “Così com’è non va”, dicono. Facendo uso del nome di Cristo, questi ladri molto “religiosi” si sono infiltrati nelle chiese, ne hanno acquisito il controllo, si sono impossessati dei pulpiti e delle sue finanze, stanno usando la chiesa per promuovere i loro propositi anti-cristiani. Invece che proclamare Cristo, la chiesa ora predica l’ideologia umanista e ne finanzia le attività.

In primo luogo, la chiesa è stata rubata dalle mani di Gesù Cristo. In secondo luogo, la chiesa è stata sottratta al popolo di Dio, ai cristiani fedeli. In numerosi casi, i cristiani fedeli, il cui denaro ha edificato la chiesa e sostenuto i pastori, si sono visti imporre predicatori compiacenti che si oppongono alle dottrine bibliche, predicano dubbi al riguardo di Cristo, promuovono un’etica non cristiana ed emarginano fino ad espellere dalla chiesa la stessa gente la cui fede, opera e denaro, ha contribuito ad edificarla. Questi cristiani sono stati derubati: la chiesa è stata loro sottratta. Quando protestano per questo furto, questi fedeli credenti sono denunciati come dei piantagrane, dei “fondamentalisti”! Fa meraviglia che le chiese che sono sorte dal risveglio biblico della Riforma, siano ora praticamente irriconoscibili e motivo di scandalo per molti che le osservano?

Che si può fare? Per rispondere a questa domanda è necessario considerare realisticamente questa situazione. Due cose sono attaccate: in primo luogo il Cristianesimo, in secondo luogo le proprietà della chiesa. Le proprietà della chiesa sono state alienate e i tribunali sostengono la legalità di quest’operazione.

La questione più importante è se essi abbiano catturato anche noi e se distruggeranno del tutto la fede cristiana. Essi non ci possono catturare se rifiutiamo di essere parte di loro, se usciamo dalle loro chiese anti-cristiane e ritorniamo a mettere altrove le antiche fondamenta della vera fede. Inoltre, essi non possono distruggere la fede cristiana, perché essa non è dall’uomo, ma da Dio, non è una forza naturale, ma una forza soprannaturale. Al contrario, Dio, a suo tempo, li giudicherà e li distruggerà, e noi faremmo bene ad evitare queste chiese che stanno per essere severamente giudicate.

Siamo in guerra, una guerra spirituale, e faremmo bene a rendercene conto ed agire di conseguenza. “Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere” (Ef. 6:13). Come potremmo fare questo se continuiamo ad associarci con questi ladri e a sostenerli?

La chiesa deve essere ricostruita, non nei termini dei desideri umani, ma nei termini della Parola di Dio. Se dev’essere la chiesa di Cristo, essa non potrà che essere governata dalla Parola di Dio e dai propositi salvifici di Cristo. Oggi ci vien detto che la chiesa deve essere “al servizio della società”. Non è questo il suo scopo. Era stata chiamata all’esistenza da Gesù Cristo per essere la comunità dei redenti, la luce del mondo, e il sale della terra. Questo può essere realizzato solo con la fedeltà a Gesù Cristo.

Articolo adattato da California Farmer: 227:3 (August 5, 1967), p. 32.

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