Calvino: Dio si rivela agli uomini attraverso Creato e Scrittura. E spiega la stupidità di certi “teologi”.

Leggendo Istituzione della Religione Cristiana, sono colpito dalla chiarezza con cui Giovanni Calvino ci dice che Dio si rivela agli uomini attraverso due mezzi: il Creato e la Scrittura.

Nel Creato “egli ha impresso in tutte le sue opere certi segni della sua gloria, così chiari ed evidenti che la scusa di ignoranza non regge neppure per i più incolti e ottusi”. E “la Scrittura, raccogliendo nei nostri spiriti la conoscenza di Dio che altrimenti sarebbe confusa e sparsa”, abolisce l’oscurità per mostrarci chiaramente qual è il vero Dio”.

Ebbene, non è un caso che coloro che sminuiscono, attenuano, e sostanzialmente negano la divinità della Scrittura, si accaniscano anche nel negare qualsiasi intelligenza alla base dell’universo e delle creature. Affermano che ormai i fenomeni che si attribuivano a Dio o agli dei hanno ricevuto una spiegazione scientifica e dunque per Dio non c’è più posto, se non forse come un generico “messaggio d’amore”, sempre più sbiadito. Sarebbe come se a qualcuno, ammirato della bravura degli ingegneri che hanno progettato e costruito una motocicletta rendendola capace di muoversi, stare in equilibrio e portare un passeggero, si dicesse che non ci sono stati né ingegneri né progetti, spiegandogli di aver scoperto quali sono le leggi fisiche e chimiche sulla base delle quali il motore funziona, e di aver visto dove il mezzo viene costruito: “Credimi, ho studiato le leggi fisiche e ho visto dove e come la costruiscono: non c’è nessun ingegnere, solo leggi fisiche e operai”.

Secondo costoro, l’universo e tutto ciò che è in esso, sono frutto “del caso”, che si esplica nell’ambito di certe leggi fisiche. Sempre “per caso” sarebbe nata la vita sulla Terra, e “per caso” dagli amminoacidi si sarebbe passati a esseri monocellulari e da questi a tutte le specie, incluso quella umana. Tutto questo, in nome della “Scienza”, anche se spesso le loro argomentazioni scientifiche sono assai traballanti. Quando si fa notare che basterebbero variazioni di una frazione milionesima delle forze interne agli atomi per farli collassare o esplodere ed è difficile attribuire al caso una tale precisione, costoro, se rispondono, dicono che “l’universo è così e non potrebbe essere altrimenti”, o con la teoria dei miliardi di universi paralleli, uno dei quali sarebbe il nostro che ha quelle leggi fisiche, ma altri potrebbero averne delle altre. Sarebbe come sostenere che la Nona Sinfonia di Beethoven non è stata scritta da nessuno su queste due basi: 1) “Se fosse scritta diversamente non sarebbe quella sinfonia, dunque che c’entra Beethoven? Lui o un altro o il caso non avrebbero potuto scriverla che così, dunque Beethoven può benissimo non esistere”. 2) “La Nona Sinfonia è solo uno dei miliardi di combinazioni di strumenti, note e ritmi casualmente possibili, dunque non c’è bisogno di nessuno che la scriva”.

Se gli si dice che una serie di dati naturali sono incompatibili con la casualità dell’evoluzione della vita, poiché in poche centinaia di milioni di anni non si può casualmente passare dall’amminoacido all’uomo, questi ti dicono che è stata la selezione naturale ad aver accelerato il processo eliminando tutti gli organismi inadatti alla vita: del resto si è arrivati all’uomo, ma anche al moscerino, all’elefante, al pesce, a tante altre specie diversissime. Sarebbe come spiegare che i Promessi Sposi si sono scritti da soli per caso, grazie al fatto che la grammatica ha escluso miliardi di altre possibili combinazioni di lettere e parole, “e poi guarda quanti altri libri che ci sono, del tutto diversi dai Promessi Sposi”.

Calvino non fa giri di parole, né teme di essere politicamente scorretto, e dà una spiegazione molto semplice a questi atteggiamenti, già presenti al suo tempo, quando pure le conoscenze scientifiche erano ben diverse da oggi: “la stupidità degli uomini”. Ed ha anche il rimedio a questa stupidità: la Bibbia.

Ecco, quanti “teologi” che ci affliggono, anziché abbondare di dottrina, come tanti pastori e barba del passato (ai quali infatti essi si ritengono molto superiori), abbondano di stupidità. E sono prontissimi a prendersi gioco del rimedio, la Bibbia, che pretendono invece di passare al vaglio di ciò che loro chiamano “metodo storico-critico”, ma non è altro che la loro stupidità.

Leonista      

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