“La chiesa valdese negli anni ’70 appoggiò la lotta armata” – Lo scrive una radio di estrema sinistra

Una nostra lettrice, Michaela, che ringraziamo, ci segnala un articolo del 23 agosto sul sito di Radio Blackout, una radio di estrema sinistra, nata nel 1992, ma evidentemente con radici ideologiche e storiche nei decenni precedenti. L’emittente è collegata a gruppi come la Pantera, di pochi anni prima, poi ai siti “okkupati” e ai centri sociali. Oggi è anche impegnata sul fronte dell’animalismo e della sessualità.

Si tratta di un articolo sul Sinodo Valdese, dal titolo <<Una chiesa “di sinistra”: in corso il sinodo annuale valdese>>. L’interesse non viene tanto dall’affermazione del titolo. Niente di strano: l’impegno politico della chiesa valdese degli ultimi decenni è notissimo e fu oggetto della petizione del 1976, quando oltre 3300 membri di chiesa lanciarono l’allarme su di essa chiedendo che ci si attenesse invece all’Evangelo. E se si entra nella contesa politica ci si schiera, e la scelta dei dirigenti valdesi a favore della sinistra è ben conosciuta.

No, il punto è questo passaggio dell’articolo: “la chiesa valdese si può 

La foto simbolo della lotta armata degli anni ’70: l’uomo con la pistola P38

considerare una sorta di ala sinistra del cristianesimo (negli anni settanta appoggiò in parte la lotta armata in Italia e in America del Sud)”.

Il concetto è ribadito anche

Estremisti esibiscono il “segno della P38”

nell’intervista a “Manfredo, che per esperienza diretta conosce bene il mondo valdese:”, nella stessa pagina, dove si sente che “negli anni settanta i Valdesi sono stati molto vicini alla scelta della lotta armata”. La cosa interessante è che Radio Blackout mostra di vedere la cosa positivamente, non si tratta di attacco o di maldicenza: proprio il contrario.

La “lotta armata” degli anni ’70, è quella delle Brigate Rosse, di Prima Linea, dei Nuclei Armati Proletari e di

Renato Curcio

altre formazioni terroristiche, che si sono macchiate di diverse decine di omicidi, sequestri di persona e numerosi altri reati.

Ci dovremmo attendere smentite da parte della dirigenza valdese. Certo, non è un mistero il legame di Renato Curcio, il leader storico delle Brigate Rosse,

Mara Cagol

con la Valpellice. In valle è molto diffusa l’opinione che nel periodo trascorso tra la sua liberazione dal carcere di Asti, ottenuta con un audace incursione della moglie Mara Cagol nel febbraio 1975 e il suo nuovo arresto l’anno seguente, l’abbia in gran parte trascorso a Villar Pellice. In precedenza, l’8 settembre 1974 era stato arrestato per la prima volta poco distante, a Pinerolo.

Ma un legame della chiesa valdese con il terrorismo non era mai stato menzionato in modo così esplicito, per di più da posizione di simpatia verso quella pagina della storia d’Italia.

Attendiamo smentite, chiarimenti. O vorranno far finta di niente, avvalorando quanto dice Radio Blackout?

1 commento

  1. Il fatto che un partito politico italiano, seppur ininfluente, appoggi l’ISIS è piuttosto eclatante e andrebbe riportato. Si tratta del PMLI (Partito Marxista-Leninista Italiano).

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