Vederci chiaramente è un dono di Dio! – Culto di domenica 22 gennaio 2017

Viviamo oggi in una società a cui non piacciono i contrasti netti, precisi. Per condannare chi fa distinzioni troppo nette fra la qualità delle persone è tipico sentirsi dire: “La vita non è solo o bianco o nero ma ci sono tante sfumature”, “aree grigie”. Può essere vero in molti casi, ma spesso questo argomento viene usato per affermare che non esistono valori assoluti come le categorie del bene e del male, ma che tutto sia discutibile, relativo, soggettivo, giustificabile… Nessuno, così, avrebbe diritto di emettere un qualsiasi giudizio perché non esisterebbe alcun criterio oggettivo per dire se un determinato comportamento sia giusto oppure sbagliato… La cosa può essere molto comoda, ma non è così, perché Dio, nella Sua Parola, ci dà criteri oggettivi per giudicare secondo verità. Ce ne parla il secondo capitolo della lettera ai Corinzi, che esaminiamo oggi.

Domenica 22 gennaio 2017 – Terza Domenica dopo l’Epifania

Confessione di fede: Catechismo minore di Westminster. Ottava domanda: In che modo Dio esegue i suoi decreti?

Testi biblici: Isaia 9:1-4; 1 Corinzi 1:10-18; Matteo 4:12-23; Salmi 27:1, 5-13

Salmo da cantare: 27 [Il Signor è mia luce e mia salvezza (Ginevrino)].

Preghiera: Dacci la grazia, O Signore, di rispondere prontamente alla chiamata del nostro Salvatore Gesù Cristo e di proclamare a tutti la Buona Notizia della Sua salvezza, affinché noi ed il mondo intero possa percepire la gloria della Sua meravigliosa opera; che vive e regna con Te e con lo Spirito Santo, un solo Dio, nei secoli dei secoli. Amen.

Predicazione: Vederci chiaramente è un dono di Dio (1 Corinzi 2).

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Paolo Castellina

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