UNA LETTERA: LA CHIESA E’ LA MIA CASA, MA NE SONO SCAPPATO

Mi chiamo Fioravante (Dante per i fratelli di chiesa), tutt’ora membro della chiesa Metodista di via Firenze (Roma). Ho accettato Gesù come mio personale Salvatore all’età di 27 anni, l’ho “incontrato” leggendo le Scritture. Per me, si è realizzata la promessa: “Sono stato cercato da chi non mi conosceva e sono stato trovato “. Ho iniziato in seguito la ricerca di una “casa con dei fratelli … per non restare isolato” La chiesa Metodista di via Firenze è casa mia, ma da alcuni mesi sto fuori casa, sono “scappato di casa”, perché mi sono sentito tradito. Adesso mi manca e vorrei ritornarci: pensate che sia ancora possibile ?
Un fraterno saluto

Dante

Rispondiamo

 

Caro fratello Dante,

certo che è possibile e probabilmente doveroso. Possiamo, e forse dobbiamo, avere delle perplessità su ciò che accade nelle nostre chiese, ma dobbiamo anche avere fiducia perché Gesù è il buon pastore che non abbandona il suo gregge (Giovanni 10,11).

Dobbiamo anche però ricordare che la Chiesa è costituita da ciascuno di noi, e se pensiamo che certe cose andrebbero fatte diversamente, non possiamo dare la colpa agli altri e abbandonarci allo scoraggiamento, ma, abbandonata ogni timidezza, far valere le proprie ragioni: quando sono sostenute dalla Bibbia non temono avversari, per quanto dotati di prosopopea professorale o aggressiva arroganza.

Con questo sito cerchiamo di fare qualcosa.

Un saluto fraterno

Valdesi.eu

1 commento

  1. “Un uccello nella mano vale due nell’arbusto.” In Venezuela in splgnoao si dice Meglio un uccello nella mano che ciento volando Vuol dire che e meglio avere una cosa sicura che ciento non sicure ( volando)

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