Santificati nella verità

La menzogna, l’irrealtà, ovvero la realtà trasformata in miraggio, il credo del relativo, dell’astratto, dell’alienazione dal razionale, sono le armi più potenti per tracciare e percorrere i sentieri dell’iniquità, dell’immoralità e del peccato.

La verità è come una luce che illumina tutte le parti recondite dell’uomo, della realtà, portandole alla santificazione.

È la verità che rimette al loro posto i ragionamenti e le consapevolezze portandole a un risveglio nella luce reale della vita.

Per giungere alla santificazione nella verità che distrugge i ragionamenti sfasati, sdoppiati da meccanismi abilmente creati dall’uomo, per l’uomo e dominanti sull’uomo è stata necessaria la effettiva santificazione del Figlio di Dio (Giovanni 17:19), affinché noi giungessimo alla santificazione nella verità.

La santificazione tiene stretta la mano alla verità, che è tutto ciò che è attestato dalla Parola di Dio, fermamente stabile per l’eternità.

Gli attacchi a questa verità attraverso culture che non nascono dalla realtà, ma da ideologie tese alla decostruzione dell’uomo e alla falsificazione della natura, porteranno a un conflitto nelle persone e a una pericolosa deriva storica e sociale, accompagnate da sdoppiamenti, alienazioni della personalità vivisezionandola, distruggendola nell’illusione e lasciandola priva di ogni protezione.

La preghiera del Signore in Giovanni 17 ci conduce a considerare l’esatto opposto di questo percorso di decostruzione; la preghiera infatti ci indica la progressione nella perfetta unione, nella perfetta unità (Giovani 17:22: 23).

La verità dunque di ciò che è reale, di ciò che si tocca, di ciò che è stato creato, nel modo in cui è stato creato, la quale verità fa vivere le persone più pienamente e consapevolmente in ruoli sicuri di protezione da invasioni contrarie alla verità (quella scritturale della Parola di Dio), ci permette di dimorare nella sensatezza della vita umana e dell’universo creato; ci sana inoltre dai cambiamenti causati dalla menzogna.

Questa è la grande guerra dei nostri tempi in cui un filo d’erba viene sminuzzato e alterato e lo si propone come alternativa di un nuovo mondo, ma la vittoria è qui, nelle mani del secondo filo d’erba, e nelle mani del terzo, del millesimo, e degli infiniti altri fili d’erba che nasceranno dal terreno.

La vittoria è stabile nella realtà, è stabile ovunque intorno a noi; è sufficiente osservare un filo d’erba, un campo di fili d’erba, un mondo di fili d’erba e, in primavere costanti e ricorrenti, i fili d’erba porteranno la guarigione alle nuove generazioni dall’invadente modello di vita alterato; e sarà sufficiente sedersi in un grande prato verde e, passeggiando con lo sguardo intorno, afferrare la vittoria dei fili d’erba che non cambiano, non si trasformano, ma ondeggiano al vento indifferenti alle follie del mondo.

Daniela Michelin Salomon 

 

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