Quando Dio fa visita ai suoi amici (Genesi 18:1-15, 21:1-7) – Culto di domenica 14 giugno 2020

Per tanti, Dio, nella migliore delle ipotesi, non è che un’astrazione impersonale. Ecco perché si fanno degli idoli pensando che siano più vicini a loro. Per il popolo di Dio, ieri ed oggi, per coloro che l’Evangelo di Gesù Cristo chiama alla riconciliazione ed alla comunione con Dio, però, Egli diventa come un vero amico che li visita, si relaziona con loro e se ne prende cura. Come il patriarca Abrahamo che”credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia»; e fu chiamato amico di Dio” (Giacomo 2:23). Lo considereremo quest’oggi.

L’arrivo di ospiti è tipicamente occasione per rimettere ordine in casa, cosa che normalmente si trascura. “Togli quella roba dal pavimento, metti via le scarpe, vestiti, qualcuno controlli il bagno, metti fuori il cane,…”- quel genere di cose. E la ragione di tutto questo clamore è perché questi ospiti – chiunque essi siano – sono persone importanti per te. Vogliamo che tutto sia a posto in parte perché vogliamo che sentano che siamo contenti che siano venuti e in parte perché vogliamo dare una buona impressione. Ci sono solo alcuni ospiti per cui stendiamo davvero “un tappeto rosso”, per così dire.

Nel testo della Bibbia che consideriamo oggi, il patriarca Abrahamo riceve la visita di ospiti – solo che lui non aveva idea che stessero arrivando! Allora faceva caldo, ma eccolo attivo e indaffarato, cercando di prendersi cura di questi visitatori molto importanti che sono apparsi così misteriosamente nella sua tenda.

Leggiamo il testo:

“L’Eterno e altri due angeli visitano Abrahamo. “L’Eterno apparve ad Abrahamo alle querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda durante il caldo del giorno. Abrahamo alzò gli occhi ed ecco, tre uomini stavano in piedi accanto a lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda, si prostrò fino a terra e disse: «Signor mio, se ho trovato grazia davanti a te, ti prego non passare senza fermarti dal tuo servo! Deh, lasciate che si porti un po’ d’acqua, affinché possiate lavarvi i piedi, e riposatevi sotto questo albero. Io andrò a prendere un pezzo di pane, così potrete rinfrancare il vostro cuore; poi proseguirete il vostro cammino, perché per questo siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ come hai detto». Allora Abrahamo andò in fretta nella tenda, da Sara, e le disse: «Presto, prendi tre misure di fior di farina, impastala e fanne delle focacce». Poi Abrahamo corse all’armento, scelse un vitello tenero e buono, lo diede a un servo, e si affrettò a prepararlo. Prese poi della cagliata, del latte e il vitello che aveva preparato, e li pose davanti a loro; mentre essi mangiavano, egli rimase in piedi accanto a loro, sotto l’albero. Poi essi gli dissero: «Dov’è Sarah tua moglie?». Abrahamo rispose: «È là nella tenda». Ed egli disse: «Tornerò certamente da te l’anno prossimo a questo tempo; ed ecco, Sarah tua moglie avrà un figlio». E Sarah ascoltava all’ingresso della tenda, che era dietro di lui. Or Abrahamo e Sarah erano vecchi, di età avanzata, e Sarah non aveva più i ricorsi ordinari delle donne. Perciò Sarah rise dentro di sé, dicendo: «Vecchia come sono, avrei io tali piaceri, dato che il mio stesso signore è vecchio?». E l’Eterno disse ad Abrahamo: «Perché mai ha riso Sarah dicendo: “Partorirò io per davvero, vecchia come sono?”. Vi è forse qualcosa che sia troppo difficile per l’Eterno? Al tempo fissato, fra un anno, ritornerò da te, e Sarah avrà un figlio». Allora Sarah negò, dicendo: «Non ho riso», perché ebbe paura. Ma egli disse: «Invece, hai riso!». (…)  L’Eterno visitò Sarah come aveva detto; e l’Eterno fece a Sarah come aveva promesso. E Sarah concepì e partorì un figlio ad Abrahamo nella sua vecchiaia, al tempo stabilito, che DIO gli aveva detto. E Abrahamo pose nome Isacco al figlio che gli era nato, e che Sarah gli aveva partorito. Poi Abrahamo circoncise suo figlio Isacco all’età di otto giorni, come DIO gli aveva comandato. Or Abrahamo aveva cento anni, quando gli nacque suo figlio Isacco. E Sarah disse: «DIO mi ha dato di che ridere; chiunque lo udrà riderà con me». E disse pure: «Chi avrebbe mai detto ad Abrahamo che Sarah allatterebbe figli? Poiché io gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia»” (Genesi 18:1-15, 21:1-7).

La storia, finora, è che Abrahamo e la sua famiglia è quella di persone che sono state scelte per ricevere una particolare benedizione di Dio, una benedizione che è, in effetti, parte dell’adempimento di una promessa fatta risalire a Genesi 3:15 .

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