Commento a “Protestantesimo?”

Mi è capitato qualche sera fa di vedere su RaiDue “Protestantesimo” (alle 24:30), che presenta una serie sui comandamenti. Quella sera l’argomento era “Non dire falsa testimonianza“.  Il presentatore Landi, dopo aver detto che i comandamenti sono principi che valgono per tutti indipendentemente dalla fede (vorrei proprio vedere in che modo i primi quattro sono “condivisi” da tutte le culture), dà la parola all’esperto, il solito Paolo Ricca, che afferma nelle prime battute del programma che i comandamenti sono leggi umane che vengono presentate come provenienti da Dio per dare loro maggiore autorità. Il trionfo del naturalismo filosofico. Teologia cristiana addio! Il concetto di Alleanza, di popolo di Dio, di legge di Dio che ci fa prendere coscienza di essere condannati e ci fa invocare il Salvatore e così via: totalmente assenti.

Questi programmi “evangelici” mi danno solo sui nervi: non sono riuscito arrivare alla fine. Lo stesso vale per il programma parallelo delle “chiese riformate” sulla televisione della Svizzera italiana “Segni dei tempi” che andava in onda praticamente allo stesso tempo. Le solite esaltazioni della teologia liberale. Meno male che questi programmi vanno solo dopo mezzanotte: più sono nascosti e meglio è. Quando gli evangelici avranno uno spazio sulle TV di stato e questi programmi non saranno più monopolizzati da un’arrogante minoranza della minoranza che pretende di rappresentarli?

Sarebbe forse utile fare come SAV una dichiarazione pubblica di protesta, non perché acquistino maggiore visibilità, ma perché siano aboliti in vista di qualcos’altro, con un nuovo gruppo di gestione. La FCEI (Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia) e chi la dirige non può essere considerata in alcun modo la voce degli evangelici della Penisola, ma di una cricca che pretende di esserlo.

Past. Paolo Castellina

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