“L’uomo ha creato Dio?” – Prego che molti restino costanti nel testimoniare di Gesù Cristo

Riceviamo questo bell’articolo da un lettore che ha cariche nella Chiesa Valdese, ma preferisce restare anonimo. Non è il primo articolo che ci manda, ma d’ora in poi, se non ha nulla in contrario, lo pubblicheremo come Nikodemos.

Questa è senza dubbio una domanda molto provocatoria ma non per questo assurda. Se la poniamo a un ateo non avrebbe alcun dubbio nel rispondere che Dio è un’invenzione puramente umana, poiché oltre a non esistere alcuna prova scientifica della sua esistenza, per un ateo è perfettamente logico vedere la religione come un insieme di regole create dall’uomo stesso per formare, sostenere e far evolvere la società umana.

L’uomo primitivo, dopo essersi evoluto da una sorta di “scimmia antica” ha sentito la necessità di spiegare dei fenomeni che non riusciva a capire e, così, si è inventato un dio che li giustificasse e che dettasse delle regole di convivenza civile. Questa è la spiegazione della religione data dai non credenti, per i quali Dio esiste soltanto perché è stato l’uomo a crearselo. Per i credenti la risposta giusta dovrebbe essere – dico “dovrebbe” essere – che Dio ha creato l’uomo! Purtroppo non è sempre così!

Le Chiese cosiddette “storiche” (protestanti, cattolica e ortodosse) soffrono tutte di un male oscuro. Senza ovviamente ammetterlo apertamente, si comportano come se fosse l’uomo ad aver creato Dio. Che cosa voglio dire con questa paradossale affermazione?

Il cristianesimo nasce come rivelazione di Dio ad un uomo o a un gruppo di uomini. Il cristianesimo all’origine era soltanto una fede e la fede è un dono di Dio, come ci spiega l’Apostolo Paolo. Non è l’uomo che cerca Dio ma Dio che si rivela all’uomo. Non è Dio ad essere in funzione dell’uomo, bensì l’uomo in funzione di Dio. Questo concetto è sempre difficile da digerire da parte dei credenti, che troppo spesso vedono in Dio una sorta di “bancomat” da cui prelevare, piuttosto che un Signore da servire. Tuttavia questa verità è il fondamento della fede cristiana.

Attorno alla fede nell’unico Dio nasce poi la Chiesa, quale comunione di credenti che servono il loro Signore conformandosi ai suoi insegnamenti, ovvero ubbidendo ai suoi comandamenti, che ci sono stati trasmessi direttamente da Dio attraverso l’opera dei suoi testimoni (Profeti, Evangelisti, Apostoli). Purtroppo la Chiesa di Cristo subisce continuamente degli attacchi da parte del Male, che cerca di contrastarla con ogni mezzo a sua disposizione, sia esterno (persecuzione dei santi), sia interno (falsi profeti, corruzione dei costumi e della buona dottrina, concupiscenza del potere terreno, etc.). La chiesa di Cristo dunque non si mantiene per sempre pura e fedele alla Parola. È un dato di fatto che nel corso dei duemila anni di cristianesimo ci siano stati continui movimenti di riforma della Chiesa, proprio perché all’interno della stessa la fede cristiana autentica si era affievolita fino a diventare una religione umana e non più una rivelazione divina.

È superfluo ricordare come la Riforma della Chiesa Cattolica Medievale sia stata voluta dallo Spirito Santo perché ormai si era allontanata dai principi della vera fede per rincorrere tradizioni umane (pagane). Anche le chiese nate dalla Riforma però col tempo si sono corrotte e hanno trasformato la loro fede rivelata in una religione umana, al punto che lo Spirito Santo ha suscitato la fede in quelle che oggi sono le cosiddette Chiese Evangelicali, che sono ritornate ad un’obbedienza alla Scrittura in modo più letterale, ovvero vicina a quella delle origini.

Il processo di ritorno alla fede vera però, quella dei primi cristiani, è destinato a continuare ancora fino a quando Gesù Cristo ritornerà sulla terra, poiché Dio suscita di continuo uomini e donne che lo accolgono e lo servono come lui vuole, senza lasciarsi sviare il cuore e lo spirito dalle false dottrine che il Male usa per corrompere la Chiesa di Dio sulla terra.

Uno dei segni più chiari della corruzione del Male che opera nelle chiese riguarda la Parola, intesa come lettura della Bibbia. Dietro i vari tentativi di contestualizzare la Scrittura spesso si nascondono altrettante azioni volte a demolire la Scrittura e quindi minare la fede dei credenti nel Signore. I negazionisti che continuano a martellare sulla non storicità di Gesù e degli altri racconti biblici sono soltanto un esempio. Quello che più preoccupa però è, come ho detto, il male oscuro che si annida nelle chiese storiche, diventate ormai istituzioni molto terrene e umane, dove il servizio verso Dio è passato in secondo piano a favore di una “sbandierata apertura verso il mondo che cambia e della necessità di andare incontro agli uomini del nostro tempo”.

Dal punto di vista della buona dottrina cristiana questa è un’assurdità: Dio va incontro agli uomini con il suo amore e la sua grazia accogliendo tutti coloro che si pentono e ritornano a lui, non certo facendo conformare la sua Chiesa agli usi e alle passioni del mondo! Oggi purtroppo assistiamo ad un fenomeno terribile: le chiese storiche stanno servendo un dio che loro stesse si sono costruite e per questo si sentono legittimate a demolire, modificare, interpretare e distorcere la Bibbia secondo il loro interesse. È evidente come questo loro dio sia sempre meno il Dio della Bibbia, il Dio della rivelazione, il Dio Creatore dell’Universo. In questo senso diventa vera anche per le chiese (storiche) l’affermazione che è l’uomo ad aver creato Dio! Ovviamente non tutti i credenti (membri delle chiese storiche) sono disposti a servire un dio simile.

Molti sono i cristiani che leggono la Bibbia guidati dallo Spirito Santo, senza distorcerne il senso e senza tradire la volontà del Signore. Molti sono i credenti che ancora confessano che Dio ha creato l’uomo e che l’uomo è chiamato a servire Dio, piuttosto che se stesso. Nondimeno questi fratelli e queste sorelle stanno ora vivendo un evidente disagio, specialmente quando vedono le loro Chiese cadere in balia del Male e si pongono l’interrogativo se continuare a rimanere o andarsene dove ancora si onora lo Spirito di Dio come Lui ci chiede di fare nella Bibbia.

Resta il fatto che tutte le Chiese appartengono comunque al Signore ed è lui a decidere chi crescerà perché fedele alla sua Parola e chi invece sarà destinata a spegnersi perché ha perso la guida dello Spirito Santo e si è raffreddata. Se guardiamo i numeri delle Chiese Riformate storiche non abbiamo dubbi su dove soffi lo Spirito. Noi possiamo soltanto testimoniare con forza la fede che abbiamo ricevuta attraverso la Scrittura, confessandola così come fecero i Padri della Riforma che sappiamo hanno parlato guidati dallo Spirito Santo.

 Nikodemos
Un commento all’articolo “È Dio che ha creato l’uomo o è l’uomo ad aver creato Dio?”

Non ho mai saputo cosa significhi credere come si deve, né cosa sia veramente il vangelo, né la grazia di Dio, né la forza dello Spirito Santo, salvo che da due mesi in qua. Perché non avrei mai pensato che essere testimone della verità di Dio e difensore della sua causa sarebbe toccato a un simile verme di terra come me; né avrei mai pensato che il Signore delle vittorie avrebbe posto in un vaso di terra tanta forza come si è degnato di fare in me, per la sua sola grazia, bontà e misericordia. Ogni volta che sono stato davanti ai miei carnefici, mi pareva di essere loro giudice e che toccasse a loro aver paura di me, e a me essere testimone della salvezza… In questi conflitti ho capito che la fede non s’impara senza tribolazioni, siccome non si può trovare un Gesù Cristo nazareno senza croce. Chiedo dunque a tutti i fedeli, per l’amore di Dio e del suo figlio Gesù Cristo, che preghino per l’accrescimento del suo vangelo. e siccome ha cominciato un opera in me, non per alcun merito, anzi serrando i suoi occhi ai miei infiniti demeriti, si degni per la sua clemenza di portarla a compimento, fino all’ultimo sospiro della mia vita e goccia del mio sangue. Perché ribellarsi a un Principe così grande e grazioso, o nascondere anche solo una sillaba della sua verità per paura della prigione o della morte, sarebbe il maggior sacrilegio, villania e torto che mai si possa fare al mondo. Continuiamo tutti a pregare per chi ci perseguita, anche se fino alla morte, e per chi ci aiuta con le preghiere a stare costanti.
12 gennaio 1558.

(Goffredo Varaglia dalle prigioni del Parlamento di Torino)

Caro Nikodemos, vorrei collegare le parole di Goffredo Varaglia a una parola del tuo lungo e bellissimo articolo (che condivido) che mi ha rallegrata più di ogni altra: “Molti”. Questi “molti” è qualcosa che per il momento io non vedo, ma se lo dici tu voglio crederci e pregare per questi “molti” affinché trovino il coraggio nel Signore a rimanere costanti nella verità e di non temere di testimoniare di Gesù Cristo e della sua Parola,(come dice Goffredo Varaglia)”fino all’ultimo sospiro della mia vita e goccia del mio sangue”.

Daniela

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