CATTOLICI DI APERTE VEDUTE: OMOSESSUALITÀ E MORTADELLA

Un tale Massimiliano ci invia il seguente messaggio:

Anche i Cattolici hanno vedute + aperte di certi valdesi

Rimandandoci a un video dove “Padre Alberto Maggi, Biblista”, afferma che la dottrina della Chiesa Cattolica in materia di omosessualità è “in evoluzione”, ricordando che 50 anni fa la Chiesa Cattolica insegnava che chi mangia una fetta di mortadella di venerdì finisce all’inferno, mentre oggi questo “fa sorridere”. Ricorda poi che Pietro, negli Atti, dice che nessun uomo è impuro e che Gesù “sulla sessualità non dice una parola“.

 

Rispondiamo

Gentile Massimiliano,

La ringraziamo per la segnalazione.

Purtroppo il sacerdote Alberto Maggi non ci ha convinto.

A meno che lui, o anche Lei, sappiate spiegarci qual è il fondamento biblico del divieto di mangiare la mortadella di venerdì, che lui paragona a quello sull’omosessualità. E comunque è la chiesa del signor Maggi quella che proibiva la mortadella, non la Chiesa Valdese.

In secondo luogo, non abbiamo mai detto che gli omosessuali sono impuri. Forse l’ha detto la chiesa di Maggi o forse no, non importa. Altra cosa è benedire le loro unioni. Quando Don Maggi celebrerà solennemente la benedizione liturgica dell’abbuffamento di mortadella in giorno di venerdì ce lo faccia sapere e noi inoltreremo senz’altro ai professori della Facoltà Valdese di Teologia la notizia, che darebbe forza alla analoga (secondo lui) benedizione alle coppie omosessuali.

Quanto al silenzio di Gesù sulla sessualità, il sacerdote ha vedute così aperte che si dimentica di leggere gli Evangeli, che pure – per il mestiere che fa – gli sarebbe utile avere a portata di mano, a meno che non abbia altre fonti riservate sulla Sua predicazione. Innanzitutto di Matteo 5:32 (“chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera”), poi di Matteo 15:19 (“Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni.”), e Matteo 19:4-6 (“Ed egli rispose loro: «Non avete letto che il Creatore, da principio, li creò maschio e femmina e che disse: “Perciò l’uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà con sua moglie, e i due saranno una sola carne”? Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l’uomo non lo separi»”.), oltre agli analoghi Marco 7:22, 10:11-19, Luca 16:18 e 18:20. C’è poi il celebre episodio della donna adultera (Giovanni 8) che non termina con la benedizione dell’adulterio, ma con le parole: “e non peccare più”. Inoltre, c’è anche Matteo 5:37 (“Non pensate ch’io sia venuto per abolire la legge”) e il simile Luca 16:17.

Insomma, Gesù ne parla eccome: ”Chi ha orecchie da udire oda”. E “quando alcuno ode la parola del regno, e non l’intende, il maligno viene”(Matteo 13:19).

 

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