UN DEPUTATO PROTESTANTE AL PARLAMENTO DI LONDRA: DAL MATRIMONIO GAY, GRAVI PERICOLI PER LA LIBERTÀ RELIGIOSA

Intervento del deputato Dott. William McCrea (Partito democratico unionista dell’Irlanda del Nord) alla Camera dei Comuni alle 16:58 del 5 febbraio 2013 in occasione della presentazione della proposta di legge del Governo del Regno Unito sull’estensione del matrimonio civile a persone dello stesso sesso. Il dott. McCrea è pure pastore della Chiesa presbiteriana libera (FPC). L’originale di questo discorso può essere trovato nella trascrizione dei discorsi del Parlamento inglese.

“Prendo la parola per esprimere la mia opposizione al Disegno di Legge presentato dal Governo di Sua Maestà e che implica la ridefinizione del concetto di matrimonio. So che molte persone, dentro e fuori la Camera, preferirebbero su questi argomenti una gara di insulti dentro e intorno al Parlamento, ma credo che la questione di cui stiamo discutendo meriti un dibattito onesto e considerato. Ci sono importanti conseguenze che saranno avvertite quando molti membri della Camera dei Comuni non saranno più qui.

Confido che i sostenitori di questo progetto di legge comprendano e tengano conto del fatto che coloro che vi si oppongono lo fanno sulla base di genuine persuasioni di fede e convinzioni personali, molte delle quali apprese fin da piccoli sulle ginocchia della loro madre. La maggior parte delle persone, a tutt’oggi, considera il Regno Unito come un Paese cristiano. Per alcuni questo è occasione di imbarazzo, mentre altri ringraziano Dio che il nostro Paese ancora conservi un po’ di luce dell’Evangelo e goda di libertà di pensiero e di parola. Ogni giorno, onorevoli membri del Parlamento si riuniscono in questa Casa per udire leggere le Sacre Scritture e per offrire le loro preghiere a Dio, chiedendo con umiltà la benedizione di Dio sulla nostra Regina, il suo Governo e le nostre deliberazioni. Noi, nel compito di guidare il nostro popolo, ancora riconosciamo la sovranità di Dio, l’autorità della Sua Parola ed il nostro bisogno di una saggezza di gran lunga superiore alla nostra. Purtroppo, dopo aver fatto oggi proprio questo, stiamo voltando le spalle agli insegnamenti di quello stesso Libro e mettendo la nostra [presunta] saggezza e conoscenza al di sopra della sapienza divina.

È vero che menzionare le Sacre Scritture nei dibattiti di questa Camera spesso comporta disprezzo, risa, scherno, isolamento ed intolleranza, ma le Sacre Scritture ci rammentano che Dio ha detto che non è bene che l’uomo fosse solo, così portò Eva ad Adamo. Per migliaia di anni, in quasi tutte le culture, il matrimonio è stato definito come un’unione per tutta la vita fra un uomo ed una donna. Il matrimonio è un’istituzione data da Dio per il bene di tutta l’umanità di ogni tempo, ed è stato il fondamento della famiglia e della società. Oggi, però, il nostro Governo, intende spazzare via una definizione che ha servito per secoli la nostra nazione, per imporre nuovi standard e valori a tutta la società, a prescindere dal credo religioso e convinzioni personali. Sicuramente la libertà religiosa e la libertà di coscienza non possono essere messe da parte per un capriccio, semplicemente perché i partiti politici credono, così facendo, di ottenere un qualche vantaggio elettorale.

Recentemente siamo stati testimoni, di persone che, in tutto il Regno Unito stanno soffrendo persecuzione per avere liberamente espresso il proprio sostegno al matrimonio tradizionale. La scorsa settimana abbiamo persino avuto una discussione in Aula in cui l’onorevole Leigh di Gainsborough ha menzionato espressamente i casi di Adrian Smith e Lillian Ladele, e non dobbiamo dimenticare Arthur McGeorge, la Dr Angela McCaskill, il Dr Beales Bill, e Peter e Hazel Bull. Queste ed altre persone come loro hanno dovuto affrontare la sospensione dal loro impiego, una drammatica perdita di guadagno, retrocessione nella carriera, azioni disciplinari e udienze in tribunale solo perché hanno osato esprimere la loro fede nel matrimonio tradizionale. Ridefinire il matrimonio comporterà serie conseguenze, ben oltre quelle intese da questo progetto di legge…

Recentemente sono stato testimone di intolleranza contro  il Cristianesimo. Mentre non si osa parlare contro alter figure religiose, il prezioso nome del Signore Gesù è spesso calpestato nel fango. Molti guardano alla nostra nazione e si chiedono cosa le stia accadendo… Quando il ministro è venuto a presentare il suo disegno di legge, le è stato chiesto che cosa sarebbe stato deu diritti degli insegnanti che non sostengono i matrimoni dello stesso sesso nelle aule, le è stato chiesto se sarebbero stati licenziati. I genitori hanno il diritto di ritirare i loro figli dalle lezioni che fanno propria la nuova definizione di matrimonio? Quale sarà la posizione delle organizzazioni caritatevoli che sostengono il matrimonio tradizionale? Che tutele si possono attendere?”

Interruzione di  un altro deputato (pratica normale al parlamento di Londra), Jeffrey M. Donaldson: “Il pastore della Chiesa della Santa Trinità, Brompton, ha chiesto agli uffici del ministero se i corsi prematrimoniali gestiti per conto dei comuni dalle chiese avranno conseguenze da questa nuova legge. È chiaro perciò che la legge influisce davvero sull’attività delle chiese e il loro concetto di matrimonio.”  

McCrea riprende il suo intervento: “Quale sarà la posizione delle organizzazioni giovanili delle chiese la cui esistenza dipende da fondi pubblici? Si vedranno negare i fondi? Questa legge non è forse la parte sottile di un cuneo che ci porterà lungo un sentiero che porterà ministri dell’Evangelo ad essere trascinati davanti ai tribunali a discolparsi e forse in prigione? Mandiamo soldati nel mondo a combattere per la libertà, ma siamo prossimi a perdere la nostra. Quel patto, datoci da Dio, del matrimonio, così come definito da Dio, non è nostro perché lo ridefiniamo, è nostro per difenderlo. Benché il ministro per le donne e le pari opportunità ha cercato di attenuare i timori espressi, ma sappiamo che non ci è riuscito. Come ho affermato,  mi aspetto conseguenze non volute… Forse i ministri di culto non saranno imprigionati , ma quell giorno potrebbe arrivare in seguito. Il giorno della persecuzione in questo paese, grazie a Dio, non è giunto, ma potrebbe venire.”

Chissà se qualche pastore o dirigente valdese avrebbe qualcosa da dire su questo discorso? Sembra comunque più facile sentire parlare di concetti biblici sulla famiglia al Parlamento britannico che al Sinodo Valdese. 

2 commenti

  1. Amate il prossimo come voi stessi. Il matrimonio è l’unione di due persone libere, capaci di intendere e di volere, che si amano vicendevolmente e che vogliono formare una famiglia. Questo è il matrimonio, per troppi anni è stato vissuto come un contratto tra famiglie, come un dovere e un imposizione, oggi si è più che mai cristiani nell’affermare che tutti siamo uguali e l’amore è il mezzo più grande di espressione di Dio. Cos’è il matrimonio ”tradizionale”? Aprire un libro di storia ci insegnerebbe tanto, di certo riempirsi la bocca di parole e di passi biblici per mascherare odio e paura no.

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