AL SINODO VALDESE SONDAGGIO SULLA “SANTA IGNORANZA”

Ma la nostra Chiesa di cosa parla?

Nel giorno della visita del ministro Kyenge al Sinodo, è stata presentata una indagine svolta da Eurisko sulle opinioni e sulle conoscenze degli italiani in materia di fede e religioni. Sono emersi dati desolanti: ad esempio, solo il 21% degli italiani sa mettere nel corretto ordine cronologico Noè, Abramo, Mosè e Gesù, solo il 14%  ha preso in mano una Bibbia per leggerne delle parti fuori dalle occasioni ecclesiastiche, e solo l’1,7% conosce i dieci comandamenti e così via. La cosa viene presentata dai dirigenti valdesi con un certo senso di superiorità, perché associata al dato principale: il 92% degli italiani si dichiara cattolico. Dunque: cattolici uguale ignoranti, dunque noi siamo istruiti. Improvvisamente, poi, questi ignoranti diventano intelligenti perché il sessanta e qualche per cento sarebbe, sempre secondo l’indagine, a favore dei matrimoni gay. Naturalmente, non è venuto in mente che si dicono cristiani e allo stesso tempo in favore dei matrimoni gay proprio PERCHE’ non conoscono la Bibbia! Abbiamo pubblicato qui testi di confessioni di fede di catecumeni dai quali si evince una ignoranza, oppure una disinformazione, di cui davvero c’è poco da vantarsi.

C’è un’altra osservazione. Cosa fa la Chiesa Valdese per combattere questa ignoranza? Tutte le volte che ha un’occasione per farsi sentire in pubblico parla di tutt’altro: coppie gay, cittadinanza per tutti, acqua e servizi pubblici senza appalti, ospedali (che non ha più perché aveva prodotto un debito spaventoso), laicità… Queste non solo sono occasioni perdute, ma sono anche un segnale: la Bibbia è una perdita di tempo persino per quelli lì che si dicono evangelici (pensano gli italiani che guardano a noi), figurarsi per noi che non siamo di chiesa! Se per caso, poi, si interessano un po’ di più a quello che dicono i valdesi sulla Bibbia, scoprono che è un libro come tutti gli altri, pieno di “incrostazioni” come le lavatrici delle pubblicità dell’anti-calcare, pieno di pregiudizi maschilisti-patriarcal-eccetera: ma perché dovrebbero distogliersi dalla partita di calcio, dall’ennesimo calderone politico in tv, e dalla mangiata con gli amici e i parenti per studiare una cosa così?

Ultimo dato interessante: nonostante il 92% per cento degli italiani si dichiari cattolico, solo lo 11% va a messa regolarmente – viene detto con soddisfazione. Ma, se nei templi della Valli ci fosse la stessa percentuale, ci sarebbero meno posti vuoti.

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