La S.A.V. è un movimento ecclesiale valdese riformato che si prefigge di far conoscere, difendere e promuovere i principi informatori dell’antico movimento valdese e della Riforma protestante classica, fondati sul presupposto che la Bibbia è integralmente Parola di Dio e regola della nostra fede e della nostra condotta. Questi principi sono testimoniati dalla Confessione valdese di fede del 1655 che, insieme alle altre confessioni di fede della Riforma detta calvinista, crediamo esprimere fedelmente l’insegnamento dell’Antico e del Nuovo Testamento. I firmatari della S.A.V. vogliono, in questo modo, unire le loro forze in un tempo in cui, con dolore e preoccupazione, vedono molte chiese che a tali principi dicono di rifarsi, allontanarsene di fatto sempre più sotto l’influenza corruttrice di mode ed ideologie filosofiche, sociali, politiche e culturali che vengono abbracciate con scarso o erroneo discernimento in nome di un preteso progresso.

Estratto dello Statuto SAV
La S.A.V. è un’Associazione di cristiani a carattere apolitico e senza scopo di lucro che si prefigge
di far conoscere, difendere e promuovere i principi informatori dell’antico movimento valdese e
della Riforma protestante classica, fondati sul presupposto che la Bibbia è integralmente Parola di
Dio e regola della nostra fede e della nostra condotta. Questi principi sono testimoniati
dalla Confessione valdese di fede del 1655 che, insieme alle altre confessioni di fede della Riforma
detta calvinista, crediamo esprimere fedelmente l’insegnamento dell’Antico e del Nuovo
Testamento. La nostra affermazione di credere che la Bibbia sia Parola di Dio, insieme alla nostra
sottoscrizione della Confessione di fede valdese, non è per noi un atto formale, un generico
appello ad una tradizione, ad una storia, da ritenersi ormai magari “superata” o ai cui termini ci si
sarebbe “evoluti” tanto da giustificarne di fatto l’allontanamento. Il contenuto della Bibbia, come
pure delle Confessioni di fede della Riforma che lo riflettono, non è solo un prodotto del tempo in
cui sono state scritte, ma contiene princìpi normativi inalterabili che continuano ad esprimere la
nostra identità indipendentemente dalle mutevoli circostanze della storia. Per l’integrazione e la corretta interpretazione della storica Confessione di fede valdese bisogna sempre riferirsi alle altre Confessioni di fede “consorelle”, come le “Tre formule di unità” e i Canoni di Westminster che rimangono a tutt’oggi le basi di fede delle chiese riformate e presbiteriane di tendenza conservatrice nel mondo. Questo fatto è indicato dalla stessa Confessione di fede valdese che, nella sua conclusione afferma:”
“E per una più distesa dichiaratione di quanto cediamo, reiteriamo qui la protestatione che già dal
1603 fecimo stampare cioè che consentiamo nella sana dottrina con tutte le Chiese Riformate di
Francia, della Gran Bretagna, de’ Paesi Bassi, Alamagna, Svisseri, Boemia, Polonia, Ungaria et
altre, com’ella è rappresentata nella loro Confessione d’Augusta, secondo la dichiaratione datane
dall’autore; e promettiamo di perseverarvi colla gratia di Dio inviolabilmente e nella vita e nella
morte, essendo apparechiati di sottoscrivere a questa eterna verità di Dio col nostro proprio
sangue, come l’hanno fatto i nostri Maggiori fin dal tempo de gli Apostoli, particolarmente in
questi ultimi secoli”.
I firmatari della S.A.V. vogliono, in questo modo, di unire le loro forze in un tempo in cui, con
dolore e preoccupazione, vedono molte chiese protestanti ed evangeliche che a tali principi
dicono di rifarsi, allontanarsene di fatto sempre più (consapevolmente o inconsapevolmente)
sotto l’influenza corruttrice di mode ed ideologie filosofiche, sociali, politiche e culturali che
vengono abbracciate con scarso o erroneo discernimento in nome di un preteso progresso.
La S. A. V. è aperta a tutti i cristiani confessanti. Avendo esso il carattere di movimento formato
da persone sparse in Italia ed all’estero, legate da determinate persuasioni in campo cristiano, gli
aderenti alla S. A. V. continuano a far parte delle loro rispettive chiese locali oppure a non aderire
formalmente ad alcuna chiesa organizzata, se questo è loro desiderio. Allo stesso modo, per poter
fare parte della S. A. V. non è necessario essere o diventare formalmente membri di una chiesa
valdese.
Motivazioni
I fondatori della S.A.V. intendono avvalersi di questo strumento come mezzo di fraternità, di
crescita morale e spirituale e di lotta.
Fraternità
Fraternità, per prendersi cura l’uno dell’altro e soprattutto di coloro che nelle chiese non solo non
vengono adeguatamente nutriti spiritualmente e curati pastoralmente, ma danneggiati da
insegnamenti difformi dalla Parola di Dio come pure trascurati ed allontanati quando non si
conformano all’attuale andazzo di queste chiese. “Figlio d’uomo, profetizza contro i pastori
d’Israele; profetizza, e di’ a quei pastori: Così parla il Signore, DIO: “Guai ai pastori d’Israele che
non hanno fatto altro che pascere se stessi! Non è forse il gregge quello che i pastori debbono
pascere?”(Ezechiele 34:2).
Crescita morale e spirituale
Di crescita morale e spirituale, quando nelle loro chiese i loro doni non vengono apprezzati e
coltivati per crescere “ad immagine di Cristo”. “…fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e
della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta
di Cristo;affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di
dottrina per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore; ma, seguendo
la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo” (Efesini 4:13-
15).
Lotta
Di lotta, nello spirito della lettera dell’apostolo Giuda, quando scrive: “…mi sono trovato costretto
a farlo per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che è stata trasmessa ai santi una
volta per sempre. Perché si sono infiltrati fra di voi certi uomini (per i quali già da tempo è scritta
questa condanna); empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro
unico Padrone e Signore Gesù Cristo” (Giuda 3-4).
Scopi e finalità dell’Associazione
- Adoperarsi per ristabilire i principi della Riforma protestante classica, approfondendonepersonalmente la conoscenza, testimoniandola e diffondendola.
- Aderire a tutte quelle iniziative che, a suo giudizio, si prefiggono lo sviluppo e la riattivazione del cammino sui “Sentieri Antichi”; formazione e ricerca in campo scritturale, nonché ad interventi operativi per la soluzione dei problemi legati al neo-liberalismo teologico nelle chiese.
- Cooperare e promuovere l’interazione a diversi livelli e la partecipazione attiva di tutti i suoi membri, vale a dire: fratelli e sorelle, pastori, gruppi, ecc. che fanno proprio l’obiettivo di realizzare un movimento cristiano evangelico riformato italiano coerente.
- Promuovere conferenze pubbliche sulla storia e sui principi del movimento valdese e riformato.
- Promuovere escursioni sui luoghi della storia valdese e della Riforma accompagnate da momenti
- di riflessione e di culto.
- Promuovere azioni di volontariato per la conservazione di luoghi della memoria valdese (musei, templi, monumenti)