BENEDIZIONI ALLE COPPIE OMOSESSUALI NON VOTATE DALLA MAGGIORANZA DEI DEPUTATI AL SINODO

Voto OdG

SINODO: LA MAGGIORANZA DEI DEPUTATI ELETTI NON HA VOTATO SÌ !

L’ODG È PASSATO CON L’ASSENSO DI APPENA IL 58,3% DEI MEMBRI DEL SINODO

La Moderatora Maria Bonafede ha dichiarato prima del Sinodo “credo che nelle chiese esista ormai un’ampia condivisione nell’accoglienza alle coppie omosessuali” (Repubblica, 22 agosto). Nel suo articolo “Non un diritto ma un atto di grazia”, il redattore di Riforma Alberto Corsani, ha scritto che la discussione sull’argomento è stata “un momento di forte unità della Chiesa”, e che una “ampia maggioranza” ha approvato l’Odg.

In realtà, i 105 voti favorevoli sono solo il 58,3% dei membri del Sinodo con diritto di voto. Infatti, benché venga fatto circolare ufficiosamente il numero di 150 come totale dei deputati con diritto di voto, apprendiamo dal sito ufficiale della Chiesa che “il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi è composto da 180 membri con voce deliberativa, a cui si aggiunge un numero variabile di membri con voce consultiva”. Ciò è confermato dall’articolo 1B, lettera i) del Regolamento Sinodale della zona italiana (approvato dal Sinodo 1971). Il Regolamento è però piuttosto complicato e non esclude che, in presenza di una diminuzione del numero dei membri di chiesa, si possa scendere sotto quella quota. Ma l’ultimo capoverso del Comunicato Stampa ufficiale n. 1 del Sinodo 2010 dice specificamente che “l’Assemblea sinodale, massimo organo decisionale dell’Unione delle chiese metodiste e valdesi cui partecipano 180 membri con diritto di voto – pastori e “laici” in numero uguale”. Questo vuol dire che, oltre ai 9 deputati contrari e ai 29 astenuti, ben 37 deputati non hanno votato, uno su cinque. Ora, è palese che contrari, astenuti e non votanti non erano favorevoli a quanto proposto: un totale del 41,7%!

N. %
105 58,3
NO 9 5,0
Astenuti 29 16,1
Assenti 37 20,6

 

Inoltre, è ovvio che pochissimi pastori hanno osato, o deciso di, mettersi in contrasto con la linea ufficializzata dai membri della Tavola che hanno scelto di esprimersi pubblicamente. Perciò i 75 deputati che non si sono conformati vengono verosimilmente in gran parte dai membri del Sinodo “laici”, cioè eletti, che secondo il comunicato dovrebbero essere 90. Possiamo dunque dire che la maggioranza dei deputati al Sinodo eletti, non ha votato l’ordine del giorno.

E questo in un clima dove le voci discordanti non hanno mai avuto alcun rilievo, se non nel nostro Appello. Fino a quando non si è parlato della nostra iniziativa, insomma, è stato come se tutti i Valdesi non vedessero l’ora di dire sì alle benedizioni gay. Nello stesso Ordine del Giorno, i contrari sono stati accusati di essere contro “le parole e la prassi di Gesù,” che “così come esse ci sono testimoniate negli Evangeli, non possono che chiamarci all’accoglienza di ogni esperienza e di ogni scelta improntate all’amore quale dono di Dio, liberamente e consapevolmente vissuto e scelto”.

E poi siamo noi quelli accusati di voler parlare a nome di Dio e di giudicare la fede degli altri!

 

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