QUAL È IL VERO PADRE NOSTRO ? [2]

UN’AVVENTURA ATTRAVERSO LE VERSIONI DELLA BIBBIA

dove i Valdesi hanno un ruolo fondamentale

(ma solo secondo un teologo americano)

La versione cattolica è più “evangelica” di quella evangelica ?

Abbiamo chiuso la puntata precedente con il dubbio che, nelle versioni del Padre Nostro, i Cattolici siano più evangelici degli Evangelici e dei Valdesi in particolare. E allora, controlliamo ancora!

Già che abbiamo aperto il Catechismo della Chiesa Cattolica, che riporta la preghieradi Gesù, al capitolo 2759, vediamo anche il capitolo 2760:

Ben presto l’uso liturgico ha concluso la Preghiera del Signore con una dossologia. Nella Didaché: « Perché tuo è il potere e la gloria nei secoli ». Le Costituzioni apostoliche aggiungono all’inizio della dossologia: « il regno »; ed è questa la formula usata ai nostri giorni nella preghiera ecumenica.

Insomma, qui c’è la completa inversione delle parti! Se è vero quel che leggiamo, i Cattolici usano la versione autenticamente biblica, mentre noi Evangelici usiamo ciò che è stato introdotto, sia pure “ben presto” da un “uso liturgico”! Come se non bastasse, sembra che i Cattolici si adattino alla versione dell’uso liturgico, “nella preghiera ecumenica”, cioè – ci par di capire – quando pregano con noi, per non disturbare la nostra sensibilità.

Sarà pure vero, ma la faccenda è assai strana. Andiamo allora a vedere su laparola.net, splendido sito biblico dove ci sono le principali versioni della Bibbia in italiano, a anche qualche commento. Ed ecco cosa troviamo, chiedendo le varie versioni di Matteo 6,13.

Nuova Riveduta: C.E.I.:

 

Nuova Diodati: Riveduta:

 

Diodati:

 

E non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. 

E non ci indurre in tentazione,ma liberaci dal male. 

E non esporci alla tentazione, ma liberaci dal maligno, perché tuo è il

regno e la potenza e la gloria in eterno. Amen. 

E non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. 

E non indurci in tentazione, ma liberaci dal maligno; perciocché tuo è il regno, e la potenza, e la gloria, in sempiterno. Amen. 

 

 

Ed ecco ricomparsa la parte “evangelica” della preghiera! Non è allora un’invenzione degli evangelici. E forse non è neppure stata introdotta dall’uso liturgico, come sostiene il Catechismo della Chiesa Cattolica.

Ma dove compare la parte sul “regno, la potenza e la gloria” ? Nella versione Diodati, uscita nel 1607, rivista dallo stesso autore nel 1640-41, e nella Nuova Diodati, del 1999, che supera gli arcaismi inevitabilmente contenuti nella vecchia versione, ma attenendosi per il resto al testo secentesco.

Non compare invece nel testo della Conferenza Episcopale Italiana, e questo non ci stupisce, e neppure nella Riveduta, opera del valdese Luzzi nel 1922. Insomma, la traduzione del valdese dà ragione ai cattolici. La confusione aumenta, così come il desiderio di saperne di più!

l.m.

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