Per Riforma “le chiese” sono contro Trump – Ma il grande teologo Al Mohler l’ha già votato

Riforma, il “settimanale delle chiese battiste, metodiste e valdesi’, ha sempre avuto ampia attenzione al panorama internazionale, sia per quanto riguarda la politica sia per quanto riguarda la vita

Biden in preghiera

delle chiese. Normale dunque che si occupi di un “appello delle chiese per una corretta transizione”, a proposito delle imminenti elezioni negli USA. Come onestamente spiega Riforma, si tratta in pratica di un appello contro Donald Trump, accusato di mettere in pericolo la democrazia americana perché ha detto che potrebbe non ammettere la sconfitta il giorno in cui avviene lo spoglio dei voti se riterrà che ci sono stati brogli elettorali, pericolo che ha denunciato da mesi. Quali sono queste chiese? Riforma le elenca: la capofila è la United Church of Christ, 802mila fedeli, non certo un colosso per i numeri USA. È una chiesa ultra liberal, sostenitrice del matrimonio gay, che nel suo calendario liturgico denomina le funzioni del 2 e 3 novembre: “Culto di comunione pre-elettorale” e “la nostra fede, il nostro voto”. Poi ci sarebbero metodisti e presbiteriani, ma la genericità della menzione sembra suggerire che si tratti di frazioni minoritarie (un po’ come quando fecero passare una piccola chiesa per “la realtà pentecostale in Italia”) come la Chiesa episcopale metodista africana di Zion e la Comunione cattolica ecumenica.

Trump in preghiera con leader evangelici e collaboratori

Non una parola invece sul fatto che Albert Mohler si sia schierato apertamente per Trump, dichiarando di aver votato per lui (approfittando della possibilità del voto anticipato), e ricordando di non averlo votato nel 2016. Albert Mohler è un probabilmente il teologo di maggior prestigio in USA, divenuto nel 1993 a soli 34 anni presidente del Seminario Teologico della Southern Baptist Convention, che con i suoi oltre 16 milioni di fedeli è di gran lunga la più maggiore denominazione protestante della nazione, 20 volte più numerosa della United Church of Christ. Solo la Chiesa Cattolica Romana ne ha di più.

Mohler è dichiaratamente calvinista e afferma l’inerranza della Bibbia: “La Bibbia è per noi la sola e sufficiente fonte e inerrante regola di fede, e l’abitudine cristiana di rivolgersi alla Bibbia è sempre giusta. La Bibbia è senza errore, totalmente affidabile e vera. È la Parola di Dio testualmente ispirata. Nulla può esserle aggiunto né tolto.” Sembra la Confessione di Fede Valdese del 1655, quella che noi di Sentieri Antichi Valdesi seguiamo, ufficialmente ancora valida anche per la Chiesa Valdese istituzionale, che però la contraddice quasi ogni giorno, specialmente alla Facoltà di Teologia, e la nasconde perché non ha il coraggio di abiurarla apertamente. Normale dunque che Riforma non ami Mohler, così come non ama noi.

Le motivazioni di Mohler, a favore di Trump sono sintetizzabili in tre: 1) è al di là dell’immaginazione votare il candidato più abortista della storia, 2) “non posso accettare il ragionamento secondo il quale un uomo di indole calma che sostiene la causa dello smembramento di bambini nel grembo materno sarebbe migliore di  uno che strepita come Gengis Khan ma agisce per salvare quelle vite”, 3) Trump “ha fatto della libertà religiosa una priorità americana in patria e all’estero. Sotto la sua presidenza, il Dipartimento della Giustizia e il suo ministro hanno difeso la libertà religiosa”.

Insomma, chi si basa su Riforma ha un’idea assai distorta della realtà.

Leonista

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