PASQUA – Dove sei Tu ?

Dov’eri Tu, Gesù, in quella lontana Pasqua?

Dov’eri Tu nel giorno della gran festa dei Giudei?

“Allora i Giudei, perché  i corpi non rimanessero sulla croce durante  il sabato (poiché  era la Preparazione e quel sabato era un gran giorno), chiesero a Pilato che fossero spezzate le gambe, e fossero portati via)” (Giovanni 19.31).

Gerusalemme al tramonto

Ti vediamo agonizzante su una croce, ma è in corso una festa, un gran giorno di festa per il mondo religioso, e quel corpo sanguinante disturba l’atmosfera di una gioiosa ricorrenza . Meglio spezzarti le gambe perché tu muoia alla svelta soffocato, per poi portati via e non rabbrividire più vedendo il sangue del tuo corpo lacerato.

Osservare il sangue che cola dalle tue piaghe, segno della nostra condanna che ricade su di Te, non fa comodo nemmeno a noi, popolo del 2014.

Dove sei Tu in questa Pasqua, in questo gran giorno di festa per noi?

“Dopo l’arresto e la condanna fu tolto di mezzo; e quelli della sua generazione chi rifletté  che era strappato dalla terra dei viventi e colpito a causa dei peccati del mio popolo? (Isaia 53:8).

Nella gran festa di Pasqua la visione di un Cristo che risorge “dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato” (Isaia 53:10), dà fastidio, è meglio portarlo via perché questo ci condanna su quella croce con Lui, ci fa morire con Lui e ci toglie di mezzo insieme a Lui.

La risurrezione di Cristo ha senso solo per chi è stato unito al  Signore Gesù nella Sua morte in croce; solo per chi “non ha portato via” il Suo corpo sanguinante togliendolo dalla propria consapevole identificazione con Lui nella morte, che da il diritto alla vita eterna nella Sua gloriosa risurrezione.

Daniela

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