
RISPONDIAMO AGLI ATTACCHI RICEVUTI SU “RIFORMA”
RISPONDIAMO: CERTI “TEOLOGI” ANZICHÉ METTERE IN DISCUSSIONE SE STESSI ALLA LUCE DELLA PAROLA DI DIO, METTONO IN DISCUSSIONE LA BIBBIA ALLA LUCE DEI PROPRI GUSTI E PREGIUDIZI, DEI PROPRI RISENTIMENTI E DELLA MODA INTELLETTUALE DEL MOMENTO
Egregio Direttore,
il lontano 27 luglio è stato pubblicato, a pagamento, l’Appello al Sinodo per la fedeltà alla Confessione di Fede. di cui mi onoro di essere tra i primi firmatari. Da allora, è stata pubblicate una serie di opinioni contrarie, a volte improntate più all’anatema che all’argomentazione, in alcuni casi attacchi personali a me, in particolare nella pagina intera del signor Sergio Ronchi e nella lettera del professor Giorgio Rochat. Vorrei rispondere.
Il professor Rochat eccepisce che abbiamo voluto pubblicare l’appello a pagamento e si preoccupa “che la pubblicazione dell’appello sia stata fatta pagare bene”. Abbiamo scelto questa formula perché volevamo evitare eccessive limitazioni alla lunghezza dello scritto, e nella nostra mentalità, per ciò che non è dovuto si paga. E volevamo, con un rilievo grafico richiamare l’attenzione dei tanti che la pensano come noi, ma generalmente non ritengono di esporsi.