La “teologa valdese” L. Tomassone non cessa di stupire

Lo scritto della “teologa valdese” Letizia Tomassone (pubblicato nel numero di maggio di Confronti, “mensile di fede politica vita quotidiana, dialogo, ecumenismo, laicità, pluralismo, cultura, etica”, finanziato con 130mila euro dall’8 per mille valdese nel 2014) potrebbe essere definito un capolavoro esemplare di teologia eversiva che, contrastando i dati della rivelazione biblica (la sua antropologia e soteriologia) di fatto rivela (negandolo!) quali siano le vere sorgenti del suo pensiero. Si rivela cosi una dei maestri di errore, o falsi maestri, contro i quali la Scrittura stessa ci mette in guardia: “Verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie” (2 Timoteo 4:3).

Dallo scritto della Tomassone (che rispecchia le tendenze eversive e revisioniste

Dal sito confronti.net

moderne) appaiono chiare alcune cose:

1) La loro totale cecità, o colpevole malafede, rispetto all’ideologia gender. Nonostante quello che la Tomassone afferma, tale ideologia esiste eccome (ed ha precise origini filosofiche e presupposti) e sovverte l’antropologia ebraica e cristiana in nome di un conclamato e preteso “progresso” o “nuova migliore comprensione” della sessualità umana. La loro cieca ed ostinata negazione di questo fatto è espressione della loro rozza e sfrontata propaganda tesa a confondere solo gli sprovveduti.

2) La palese ammissione che l’ideologia gender è un frutto (perverso) del “pensiero storico critico” di cui loro sono figli. “Come protestanti, peraltro, non possiamo non vedere nella riflessione sulla costruzione sociale dell’identità sessuale un ulteriore sviluppo del pensiero storico critico, che ci ha insegnato a riconoscere i segni che lasciano i contesti culturali e storici sulle esistenze umane“. Questo “pensiero storico critico” che ha portato gran parte delle chiese protestanti all’apostasia (allontanamento dai principi di base identitari della fede cristiana biblica) fa parte del loro “DNA”, è “roba loro”, in cui sguazzano e si ritrovano a loro agio. Sono le “cellule cancerogene” che tramite loro intendono ulteriormente diffondersi per “terminare l’opera” (salvo nuove “trovate” nei prossimi anni).

3) La palese ammissione che quel pensiero ha “padri e madri” (a parte Satana): Ma non dobbiamo fare ingenuamente a meno dei «maestri del sospetto» che nel ‘900 hanno dato una svolta al pensiero umano“, vale a dire Marx, Freud, Nietsche, Richeur. Loro di questi campioni della sovversione e della loro scuola “non ne possono fare a meno”, ne sono servi e discepoli. Vedasi un mio articolo del 2013 “Figli della cultura del sospetto”.

Ecco, dunque a chi sono in mano le nostre chiese (che sono diventate “le loro” e noi ne siamo esclusi). E lo ammettono palesemente, dando ragione a noi “reazionari” che l’abbiamo rilevato fin dall’inizio.

4) Interessante è poi l’affermazione: “la Chiesa e la teologia sembrano porsi oggi come i difensori di un ordine creazionale che si sta intanto sbriciolando” (grazie a voi, servi dell’Avversario). Certo, si sta sbriciolando non perché sia sbagliato, ma perché la Caduta e la corruzione del mondo e della natura sta per (o vorrebbe) raggiungere il suo scopo ultimo: la distruzione dell’ordine creazionale, di tutto ciò che è vero, buono e santo, lo spodestamento di Dio e il trionfo di “qualcun altro” al suo posto.

Il carattere eversivo del ragionamento della Tomassone (che non ragiona nei termini della concezione del mondo cristiana, ma sulla base di presupposti alieni, quelli del “mondo”) è rilevabile pure nelle sue affermazioni sulla: “fluidità in termini di genere e di scelte sessuali. Il termine queer viene scelto per significare in maniera radicale la singolarità del proprio desiderio“. La “teologa” giunge persino a “santificare” il desiderio umano quando scrive: “…il desiderio umano abbia statuto di valore positivo“. Lungi dall’assumere un valore positivo, il desiderio umano, e la sua “fluidità”, è da ricondurre piuttosto alla degenerazione /corruzione della natura umana, mentre “la singolarità del proprio desiderio” non è altro che una descrizione moderna di ciò che la Parola di Dio chiama “desideri della carne”, o “concupiscenza”. Così come il cristiano non accetta la realtà di questo mondo come “normale” né la “giustifica”, ma la vede come espressione di corruzione da redimere, così il cristiano reprime e poi sopprime, con l’aiuto di Dio, i desideri corrotti della sua carne sottoponendoli alla signoria di Cristo ed alla rigenerazione ad opera dello Spirito Santo.

Tant’è vero che l’Apostolo scrive (riferendosi proprio ai comportamenti che si vorrebbero giustificare): “Per questo Dio li ha abbandonati all’impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi” (Romani 1:24) e, ai cristiani “rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non abbiate cura della carne per soddisfarne i desideri” (Romani 13:14); “camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne (Galati 5:16). I cristiani, infatti, sono persone che vengono liberate dai desideri innaturali, difatti: “Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri” (Efesini 2:1-3). Vedi anche: Colossesi 3:7; 1 Timoteo 6:9; 2 Pietro 2:1.

Falsi maestri come la Tomassone, rientrano di fatto nella categoria descritta dall’apostolo Giuda: “Si sono infiltrati fra di voi certi uomini (per i quali già da tempo è scritta questa condanna); empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo” (Giuda 4).

Come cristiani non dobbiamo quindi “accettare la vita reale delle persone” come se fosse un dato creato e normale, ma accompagnarla a Cristo affinché in Lui possa essere redenta e modificata.

Si rivela così pretestuosa la citazione del versetto biblico “Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo” perché si vorrebbe che santificasse e non redimesse la creazione (che ora si trova in stato di corruzione e di degrado). Il Salmo, espressione di una persona redenta, loda Dio per aver creato in modo stupendo l’essere umano allora, ma non si riferisce alla sua condizione attuale (semmai alle tracce rimanenti di somiglianza con Dio, nonostante la sua corruzione). Di fatto il Salmo va inteso in termini cristologici: “Ti celebrerò perché il Cristo, nuovo Adamo, è stato fatto in modo stupendo, e stupendo diventerà anche il mio essere quando l’opera di salvezza in me sarà giunta a compimento nello stato di glorificazione.

Il cristiano guarda e glorifica “il nuovo Adamo” e (se vogliamo rimanere solo ai Salmi) dice: “Ecco, io sono stato generato nell’iniquità, mia madre mi ha concepito nel peccato. Ma tu desideri che la verità risieda nell’intimo: insegnami dunque la sapienza nel segreto del cuore. Purificami con issopo, e sarò puro” (Salmo 51:5-7).

Come la mettiamo, allora, con i falsi maestri come la Tomassone che pervertono la fede cristiana? La Scrittura dice: “…ma i malvagi e gli imbroglioni andranno di male in peggio, seducendo ed essendo sedotti” (2 Timoteo 3:13). Ovviamente non riusciranno a realizzare ciò che si propongono perché saranno loro ad essere svergognati e distrutti, dopo aver fanno danni immani al mondo stesso. La scia di morte e distruzione che si lasceranno dietro non è un incidente di percorso, ma esattamente ciò che si propone il loro vero padre: “Voi siete dal diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu omicida fin dal principio e non è rimasto fermo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, parla del suo perché è bugiardo e padre della menzogna” (Giovanni 8:44).

Paolo Castellina

2 commenti

  1. Una cosa c’è da dire: dobbiamo continuare a perseverare non accettando le false dottrine pro-gender. Teologi o meno, giustificare l’atto omosessuale continua a essere antibiblico. L’apostasia si va manifestando ove meno ce lo si aspetta, temo

    • La biologia ci spiega che molti nostri comportamenti sono indotti dagli ormoni. Quando ci calano gli zuccheri nel sangue vengono emessi degli ormoni che stimolano la fame; quando il livello di sostanze nutritive viene ristabilito, questo ormone non viene più prodotto e cessa lo stimolo della fame. Chi ha scompensi ormonali di questo tipo continua ad aver fame anche se il corpo ha già “fatto il pieno”. Anche il sesso è regolato da ormoni i quali influiscono sulle scelte sessuali. Possiamo trattenerci dal mangiare anche se abbiamo ancora fame; possiamo trattenerci dal fare sesso anche se ne sentiamo gli stimoli; in entrambi i casi andiamo contro la nostra natura che non è uguale per tutte le persone. Se troppo, o troppo poco, testosterone o troppo, o troppo poco, progesterone influiscono sulla nostra sessualità, questo non è da imputarsi ad un’anima corrotta dal demonio, ma alla biologia che non è uguale in tutti gli esseri umani. La biologia ci spiega queste cose, come l’astronomia ci spiega che è la terra a girare intorno al sole, anche se all’apparenza pare l’inverso. Da 500 anni abbiamo scoperto che la terra è tonda e che non si cade nel vuoto se si attraversa il grande mare Oceano. Non credo che il buon Dio possa detestarmi perché da 25 anni vivo da uomo con un uomo, amandolo e rispettandolo, condividendone le gioie ed i dolori. Miei cari, se non capite l’amore di Gesù con cuore puro, credo che parliate di Satana con la sua stessa lingua. Calvino e Pio V hanno messo al rogo i loro nemici della fede: ecco il trionfo di Satana!

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