495 anni fa, le tesi di Martin Lutero

La Chiesa valdese aveva già alle spalle secoli e secoli di fede evangelica

di Fabrizio Porro

“17. Sembra necessario che nelle anime del purgatorio di tanto diminuisca l’orrore di quanto aumenti la carità.”

“29. Chi sa se tutte le anime del purgatorio desiderano essere liberate, a giudicare da un aneddoto che si narra riguardo ai santi Severino e Pasquale?”

“38. Tuttavia la remissione e la partecipazione del papa non deve essere disprezzata in nessun modo perché, come ho detto [v. tesi n°6], è la dichiarazione della remissione divina.”

Queste sono tre delle 95 tesi affisse dal dottor Martin Lutero alla porta della chiesa di Wittenberg il 31 ottobre 1517, che viene considerato convenzionalmente la data di nascita della Riforma protestante. Come si vede, non si trattava ancora di un maturo pensiero protestante. Eppure, a quella data, i valdesi esistevano da almeno 343 anni, se non da settecento o più come unanimemente gli storici ritenevano fino a 150 anni fa.

Sarebbe bene che noi valdesi ce lo ricordassimo, a cominciare dai professori della facoltà di Teologia, uno dei quali abbiamo visto indugiare sul fatto che “noi siamo nati da un divorzio”, facendo riferimento unicamente a Lutero. Come abbiamo scritto allora: “Certamente a questi signori fa molto più comodo convincerci che non siamo altro che un insignificante scampolo di quelle chiese riformate che vanno perdendo di pari passo fedeli e fedeltà alla Bibbia, mentre la nostra storia è molto più antica e complessa e ci impone responsabilità, se non altro storiche, assai maggiori.”

Accanto a tesi che oramai non sono più attuali, eccone altre che lo sono eccome:

“62. Vero tesoro della Chiesa di Cristo è il sacrosanto Vangelo, gloria e grazia di Dio.”

“90. Soffocare queste sottili argomentazioni dei laici con la sola autorità e non scioglierle con opportune ragioni significa esporre la chiesa e il papa alle beffe dei nemici e rendere infelici i cristiani.”

La numero 62 è e sarà sempre attuale. La 90 sembra attagliarsi ai nostri tempi nella Chiesa Valdese, dove si preferisce emarginare e condannare, ma non argomentare.

 

In tema di anniversari e numeri, ci piace constatare che, proprio oggi, i visitatori annui di questo sito hanno suprato in numero quelli del 2011 (81.694, pur mancando ancora due mesi alla fine del 2012. L’anno precedente ancora erano stati 33.447. Un grazie a tutti i lettori, ben sapendo che molti vengono a leggerci solo per trovare pretesti per attaccarci – in privato però, perché in pubblico si continua a far finta che non esistiamo, salvo che per una condanna sinodale.

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