La Moderatora nella conferenza stampa di fine Sinodo: “RIFORMA HA FATTO BENE A NON PUBBLICARE L’INSERZIONE DI VALDESI.EU: È MOLTO POCO FRATERNO E MOLTO POCO FRANCO”

Ecco le parole della pastora Maria Bonafede, Moderatora della Tavola Valdese, nella conferenza stampa di venerdì 26 agosto, alla fine del Sinodo, in risposta al giornalista Armando dell’Eco del Chisone che le chiedeva ragione della censura a danno di valdesi.eu

Naturalmente Riforma non è la chiesa, ma è una rivista con un direttore e una redazione che prendono le loro decisioni. Però credo che abbiano preso una decisione anche giusta nel senso che questo sito non fa che denigrare la Chiesa Valdese in modo anche molto poco fraterno, molto poco franco. Si dà a vedere come se ci fosse chissà quale movimento mentre si tratta di poche persone, naturalmente anche dotate di molti mezzi perché può fare pubblicità sulla stampa senza preoccuparsi dei costi che ha pubblicare una pubblicità del genere: io trovo che la critica ha un ampio spazio nella Chiesa Valdese, si può benissimo criticare, scrivere, pensare… però quello che cerchiamo è che sia fatta con criteri di rispetto e fraternità che non mi sembra di cogliere nel sito valdesi.eu, che tra l’altro mi sembra non dovrebbe utilizzare il nome valdesi perchè non ha nessun mandato sinodale per farlo.”

(La domanda è dal settimo minuto del primo video, la risposta all’inizio del secondo video.)

Pensavamo che il peggio fosse l’ordine del giorno contro di noi approvato poche ore prima. Non lo era. Per la fraterna pastora, chiedere il rispetto della Confessione di Fede è “denigrare“, anzi “non far altro che denigrare“. Passi per il “poco fraterno“: ormai ci siamo abituati. Loro prendono decisioni a tuo nome, infangano la tua chiesa, violano l’ordinamento, ti censurano, ti dileggiano, pubblicano accuse false; se tu fai finta di niente, continuano, se protesti “sei poco fraterno”, anzi, “molto poco fraterno”. Ma il “molto poco franco” è un’accusa decisamente vile (e peraltro “molto poco fraterna”) che non possiamo fare a meno di rifiutare con forza. Ci dica in che cosa non siamo franchi. Quanto alle “poche persone“, siamo di una trasparenza totale. A differenza dei siti “autorizzati dal Sinodo” (che sono “fraterni” e “franchi”, immaginiamo), o di Riforma la cui diffusione è misteriosa come la composizione del Consiglio di Amministrazione che ci ha censurato, abbiamo sempre visibile il contatore delle visite al nostro sito. All’epoca dell’Appello al Sinodo 2010 abbiamo tenuto aggiornato il numero e i nomi dei coraggiosi firmatari (oggetto di pressioni per ritirare la firma). Piuttosto, il sito ufficiale della Chiesa dice che i Valdesi sono “circa 45.000”, mentre gli atti sinodali dicono che in Europa siamo 19.031, oltre ai “circa 13.000” segnalati dalla Mesa sudamericana: mancano 12.969 valdesi all’appello. Forse la Moderatora dovrebbe preoccuparsi delle poche persone presenti ai culti! Quanto ai costi, un’altra insinuazione “fraterna” evidentemente, li copriamo con i contributi di alcuni fratelli e sorelle, che preferirebbero dare anche quelli alla Chiesa (oltre a quanto già danno), se questa non calpestasse ogni giorno i loro sentimenti, le loro convinzioni e la loro storia. Leggiamo che dai soldi dell’8 per mille vengono dati 14mila euro per “Abbonamenti gratuiti” a Edizioni Protestanti (l’editrice di Riforma), una delle centinaia di voci di quel fondo. Chisà cosa sono? Comunque, ecco, i nostri “potenti mezzi” nell’ultimo anno ammontano a meno di un decimo di quegli abbonamenti gratuiti.

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