La gaffe di Bergoglio: ignoranza, provocazione o uno scribacchino pigro ?

Secondo il non smentito Tweet di Roberto Davide Papini, nel “fraterno messaggio” inviato dal Papa al Sinodo Valdese viene menzionata – verosimilmente nell’invocarla sulla suprema autorità valdese – la “intercessione della Vergine Maria”. Una gaffe clamorosa, curiosamente occultata dal comunicato ufficiale valdese, che menziona una assai più riguardosa preghiera perché il Signore conceda “a tutti i cristiani di progredire verso la piena comunione e testimoniare il Signore Gesù Cristo”.

Bisogna chiedersi se si tratta di clamorosa ignoranza o di qualcos’altro. È vero che Papa Bergoglio ha assai meno dimestichezza con la teologia del suo predecessore Ratzinger, il quale peraltro conosceva e frequentava diversi professori della facoltà valdese di teologia quand’era “solo” cardinale. Ma non sapere che per i Valdesi, così come per tutto il vasto mondo riformato, protestante, evangelico, l’unico intercessore è Gesù (Solus Christus) sembra improbabile persino per un prete di campagna.

È tutt’altro che un dettaglio visto che per queste differenze appena 26 pontificati fa, un predecessore di Bergoglio prometteva ancora l’indulgenza plenaria a chiunque venisse nelle Valli Valdesi, a massacrare uomini, donne, dopo averle stuprate, e bambini, episodi in cui i suoi confratelli gesuiti erano gli ispiratori “spirituali”.

Di certo, poi, Bergoglio non ignora la realtà riformata, come testimonia un suo testo pubblicato in Argentina nel 1987 e, dopo la sua elezione romana, in Spagna nel 2013, dal titolo Chi sono i gesuiti. Ne ha recentemente parlato il teologo Paolo Ricca su Riforma. In esso si parla malissimo di Calvino, bollato come “boia spirituale” perché priva la Chiesa della sua unità, priva le confraternite dei mestieri dei loro santi, e i fedeli della Messa. Lasciando trasparire l’ideologia peronista che molti gli attribuiscono, ritiene anche Calvino il fondatore di una “internazionale della borghesia” e “vero padre del liberalismo”, ciò che da parte sua non suona come un complimento.

Dunque Bergoglio non ignora la Riforma, anche se certamente la detesta, o la detestava e si è dimenticato di far sapere che ha cambiato idea. Allora perché la menzione dell’intercessione della Vergine nel messaggio al Sinodo Valdese? Restano solo due spiegazioni. Una è che abbia volutamente fatto una provocazione contro coloro che dovrebbero essere seguaci del “boia spirituale” Calvino. Ipotesi esplosiva, ma poco probabile dato la grande attenzione del popolarissimo pontefice a non inimicarsi nessuno. Resta una ultima possibilità: che il “fraterno messaggio” sia stato ritenuto così poco importante da essere stato scritto da uno scribacchino ignorante e pigro che ha fatto copia e incolla da una letterina precotta destinata a un qualsiasi raduno diocesano. Se è così, dobbiamo dedurre che anche in Vaticano sono messi piuttosto male!

In ogni caso, i vertici valdesi dovrebbero chiedere spiegazioni al Vaticano, anziché occultare la cosa.

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