I nuovi modelli: meglio di quelli vecchi? – Culto di domenica 7 gennaio 2018

Prima Domenica dopo l’Epifanìa

 Il progresso tecnologico dell’umanità in sé stesso è buono perché esprime la facoltà che Dio ha concesso alle creature umane di sviluppare creativamente le risorse materiali a nostra disposizione ponendole al nostro servizio. Il progresso tecnologico va certo controllato responsabilmente, ma in sé non è negativo. Esso, però, ci ha abituato all’idea, del tutto illusoria, che corrisponda ad un inarrestabile progresso morale e spirituale dell’umanità. Non è così. A quel livello siamo rimasti “all’età della pietra”, anzi, alla corruzione che caratterizza la Caduta dalla nostra condizione primigenia, e che, inalterata è rimasta dall’antichità. Le barbarie oggi possono essere più “raffinate” di un tempo, ma tali rimangono. Disfunzioni di ogni tipo, dalla radice morale e spirituale, continuano a fare danni immani ad ogni livello, personale e sociale. Quando nel capitolo 1 della lettera ai cristiani di Roma, espone l’Evangelo, egli mette in rilievo come i problemi, dell’umanità, le sue disfunzioni, sorgano tutti dalla fondamentale ribellione dell’umanità a Dio e alle sue leggi. Quali ne siano le principali (e paradigmatiche) conseguenze, le troviamo nel testo che esaminiamo quest’oggi. Continua qui: https://sites.google.com/site/dottrinariformata/giusti-agli-occhi-di-dio/capitoli/6-i-nuovi-modelli-migliori-di-quelli-vecchi

Letture bibliche: Genesi 1:1-5; Atti 19:1-7; Marco 1:4-11; Salmi 29

Preghiera: Padre celeste, che al Battesimo di Gesù nel fiume Giordano lo hai proclamato il beneamato Tuo Figlio e Lo hai unto di Spirito Santo: Concedi che tutti coloro che  sono battezzati nel Suo Nome possano rimanere fedeli al patto che hanno firmato, e confessino audacemente Lui come Signore e Salvatore; che con te e con lo Spirito Santo vivi e regni, un solo Dio, nella gloria eterna. Amen.

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