“E ora chi li educherà?” I pensieri dei superbi

Un pastore dice di aver lasciato il gruppo “Valdesi nel mondo” perché si era “scocciato di leggere i gratuiti e saccenti post e commenti di personaggi in malafede”. Si capisce molto bene che ce l’ha con alcuni iscritti o vicini a Sentieri Antichi Valdesi, che – per esempio – riportano l’articolo del giornale diocesano di Pinerolo che parla del dissenso valdese, ignorato e negato in casa propria. Il problema per il pastore, che certamente si ritiene tollerante e aperto, non è che queste persone esistano, ma che si permettano di parlare, e persino in un luogo di conversazione e discussione pubblica! Perché non se ne stanno zitti? E, se proprio devono parlare, lo facciano fra di loro!

Lo stesso pastore si sente un eroe, per “aver resistito così tanto” e spiega: “noi pastori siamo dei mastini”. Effettivamente, anche nell’ultimo sinodo lo sono stati, per bocciare un ordine del giorno che chiedeva loro di rendere conto del proprio operato ai concistori e ai consigli di chiesa, cosa che in passato avevano sempre dovuto fare.

Un altro commento citato nell’articolo è: «Bella figura davanti ai nuovi arrivati magari dall’estero e del tutto ignari delle nostre scaramucce e beghe interne!». Ecco il problema! Costoro hanno dato l’assalto al mondo valdese per impadronirsene e per snaturarlo, ma bisogna che non si sappia! È meglio far credere che è tutto tranquillo, nascondere il dissenso.

Ma la frase più bella è: “E ora chi li educherà?”. Con la risposta: “Si arrangeranno… non ho mai visto tanto livore e presunzione…”. Vogliono “educare” chi ha il torto di attenersi alle Scritture e alla fede dei padri.

Bisogna capirli! Costoro hanno dato l’assalto con ogni mezzo alla chiesa, al mondo e alla fede valdese, hanno occupato tutti i posti nella “gerarchia” e nei libri paga, hanno fatto scappare o cacciato chi si opponeva, hanno aspettato che gli altri morissero o diventassero abbastanza vecchi per poterli ignorare. Se qualcuno resisteva, come la TEV 1976-1991, li hanno ignorati, poi attaccati in tutti i modi, fino all’annientamento. Ma quando non se l’aspettavano più, nel 2010 viene fuori questo sito, poi Sentieri Antichi Valdesi. Non sottovalutano il pericolo e usano le solite armi: censura e maldicenza nei loro mezzi di informazione, potenziati con ulteriori finanziamenti esterni, ma anche e soprattutto con l’antico e sempre efficace mezzo del pettegolezzo falso, che non può essere smentito perché non è pubblico.

Come il Feuquières alla Balziglia usò persino i cannoni, pur avendo quattromila uomini riforniti di tutto punto contro trecento valdesi a centinaia di chilometri da ogni possibile soccorso, costoro hanno usato l’arma pesante della condanna sinodale. Avevano la stessa certezza del persecutore che scrisse al suo sovrano che “la mala pianta dell’eresia è estirpata per sempre dalle Vostre terre”.

Ma si sono sbagliati. Siamo ancora qui.

Egli ha operato potentemente col suo braccio; ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai loro troni ed ha innalzato gli umili.” (Luca 1: 51-52)

Leonista

1 commento

  1. Costoro, della chiesa valdese ufficiale, hanno dato l’assalto con ogni mezzo alla chiesa, al mondo e alla fede valdese, hanno occupato tutti i posti nella “gerarchia” e nei libri paga, hanno fatto scappare o cacciato chi si opponeva, hanno aspettato che gli altri morissero o almeno diventassero abbastanza vecchi per poterli ignorare. Se qualcuno resisteva, come la TEV 1976-1991, li hanno ignorati, poi attaccati in tutti i modi, fino all’annientamento. Ma quando non se l’aspettavano più, nel 2010 viene fuori questo sito, poi Sentieri Antichi Valdesi. Non sottovalutano il pericolo e usano le solite armi: censura e maldicenza nei loro mezzi di informazione, potenziati con ulteriori finanziamenti esterni, ma anche e soprattutto con l’antico e sempre efficace mezzo del pettegolezzo falso, che non può essere smentito perché non è pubblico.

    Come il Feuquières alla Balziglia usò persino i cannoni, pur avendo quattromila uomini riforniti di tutto punto contro trecento valdesi a centinaia di chilometri da ogni possibile soccorso, costoro hanno usato l’arma pesante della condanna sinodale. Avevano la stessa certezza del persecutore che scrisse al suo sovrano che “la mala pianta dell’eresia è estirpata per sempre dalle Vostre terre”.

    Ma si sono sbagliati. Siamo ancora qui.

    “Egli ha operato potentemente col suo braccio; ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai loro troni ed ha innalzato gli umili.” (Luca 1: 51-52)

    Leonista – Elena

Rispondi a Elena Dalmas Annulla risposta

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*