
BENEDIZIONI ALLE COPPIE OMOSESSUALI NON VOTATE DALLA MAGGIORANZA DEI DEPUTATI AL SINODO
SINODO: LA MAGGIORANZA DEI DEPUTATI ELETTI NON HA VOTATO SÌ ! L’ODG È PASSATO CON L’ASSENSO DI APPENA IL 58,3% DEI MEMBRI DEL SINODO La Leggi Tutto »
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SOSTEGNO A VALDESI.EU DAI BATTISTI ITALIANI CONSERVATORI
Cari amici,
sono contento che il dibattito sul “che fare” proceda e che vi sia accordo. Desidero ora solo continuarela riflessione con alcune aggiunte a quanto ho già scritto.
Ritengo che sia importante che vi colleghiate (e abbiate l’appoggio) a quanti nel mondo riformato, sia singoli credenti che chiese, possono identificarsi con la vostra (nostra, mi includo) posizione.
Fin ora, nella chiesa valdese vi è stata una sorta di “congiura del silenzio” per quanto riguarda il movimento internazionale delle chiese riformate che vogliono essere coerentemente fedeli alle confessioni storiche di fede della Riforma e respingono l’involuzione liberale. Si tratta di chiese presbiteriane (ed anche battiste-riformate) indipendenti (e spesso con milioni di membri) come la Chiesa libera di Scozia e la Chiesa riformata liberata olandese (che nell’800 si erano staccate dalle chiese riformate di stato), la Chiesa presbiteriana in America e la Chiesa Presbiteriana Ortodossa (fondata da G. Machen) ed altre. Esiste pure nel Canton Ginevra chiese riformate indipendenti che si erano staccate al tempo del Risveglio).
IL SITO DEI PRESBITERIANI USA CITA IL NOSTRO APPELLO
Intervista al pastore Remo Cristallo presidente della Federazione delle Chiese Pentecostali in Italia
La recente decisione del Sinodo valdese relativa alla benedizione delle coppie omosessuali ha suscitato diverse reazioni nel mondo evangelico. Il direttore di Oltre, Elpidio Pezzella, ha intervistato il pastore Remo Cristallo, presidente della Federazione delle Chiese Pentecostali in Italia per raccogliere da un esponente autorevole la voce dei pentecostali sull’argomento.
Come giudica la decisione del Sinodo delle chiese valdesi e metodiste di aprire alla benedizione delle coppie omosessuali?
Cari pastori,
Molti anni or sono, mi avete insegnato un catechismo, permettendomi di conoscere la grazia che Dio rivolta agli uomini. In questa grazia ho creduto. Cioè la speranza di una vita dopo la morte, la resurrezione dei corpi, la vita eterna insomma.
Questa promessa di una nuova esistenza presso il Signore permette al credente di sopportare le pene di questa vita terrena, di rinunciare a vivere in modo disonesto, di ignorare le beffe degli increduli e le persecuzioni. A condizione di accettare certe regole che, sul momento e con l’idealismo della gioventù, sembrano facili, ma che con il passare degli anni e le esperienze cui l’esistenza ci confronta, ci si rende conto dell’impegno, del coraggio e della costanza che questo richiede al povero mortale e della gran dose di pazienza che il suo comportamento necessita da parte di Dio.
SINODO 2010: INTERVISTA A SERGIO MALAN, A UN PASTORE E AL PRESIDENTE
Cari amici e fratelli,
vi incoraggiamo ad andare avanti e facciamo i complimenti per il vostro coraggio e zelo per la verità.
Il risultato del Sinodo 2010 è un fatto che ci indica in maniera chiara il grado di apostasia che la nostra amata Chiesa Valdese ha raggiunto ai giorni nostri, guidata per ministri di dubbia conversione al Cristo e Signore tre volte santo che ci esorta (1Pietro 1:16) ad essere santi come Lui. Non spetta alla Chiesa di decidere se la Bibbia sia Veridica, ma Spetta alla Bibbia di Testimoniare se la Chiesa è ancora Cristiana.
Credo sia molto ma molto importante far sentire sempre e comunque la voce dissidente che credo sia la voce della grande maggioranza dei valdesi, cristiani evangelici di fede semplice con una grande eredità alle spalle la quale oggi vediamo tradire per mano di questi ministri non di Cristo ma ben sì dal potere della carne e del mondo.
Salve, io personalmente sono contrario all’odg votato dal sinodo, solo per una questione disciplinale: 1) nell’odg si parla solo di coppie omoaffettive; 2) bisogna discutere cosa significa “benedizione”, perché se benedizione vuole dire semplicemente “accompagnamento pastorele” e un conto, se, invece, vuole dire un riconoscimento di uno status – è al mio avviso un matrimonio sine menu in usus come dicevono gli antici romani – e vuole dire, appunto, un matrimonio di coscienza. Per un protestante celebrare un matrimonio di coscienza è impensabile: il matrimonio non è un sacramento e tanto meno un sacramentale – come per i cattolici- ma è solo un affare civile e basta.
“Ecco, dice il Signore, io vengo contro i profeti che fanno parlare laloro propria lingua, eppure dicono: Egli dice” (Geremia 23,31)”
L’Alleanza Evangelica Italiana ha in diverse occasioni offerto il suocontributo al dibattito su temi etici e pastorali legati allaomosessualità (AEI, Omosessualità: un approccio evangelico, 2003). Perquesta ragione ha seguito con attenzione l’evoluzione delle posizionidel protestantesimo storico, cercando occasioni di dialogo e diconfronto, e non ha mancato di richiamare tutti alla fedeltà biblica,anche su un tema delicato come l’omosessualità. D’altra parte, esso èargomento di dibattito e di divisione in tutto il mondo cristiano ed èdiventato uno dei luoghi simbolici in cui passa la distinzione traprotestantesimo evangelicale e neo-liberale.
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