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PAOLO CASTELLINA RISPONDE A RONCHI E A RIFORMA: SI RITENGONO PADRONI E INCONTRASTABILI DELLA NOSTRA CHIESA

13 Settembre 2010 admin 0

“…promettiamo di perseverarvi con la grazia di Dio inviolabilmente e nella vita e nella morte, essendo pronti a sottoscrivere a questa eterna verità di Dio col nostro proprio sangue, come l’hanno fatto i nostri Maggiori fin dal tempo de gli Apostoli, particolar­mente in questi ultimi secoli” (Confessione di fede valdese).

Con queste parole termina l’antica confessione di fede valdese, sottoscritta da cristiani che in quel modo riaffermavano una eterna verità e che promettevano di esservi fedeli sottoscrivendola con il loro stesso sangue.

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RISPONDIAMO AGLI ATTACCHI RICEVUTI SU “RIFORMA”

11 Settembre 2010 admin 0

RISPONDIAMO: CERTI “TEOLOGI” ANZICHÉ METTERE IN DISCUSSIONE SE STESSI ALLA LUCE DELLA PAROLA DI DIO, METTONO IN DISCUSSIONE LA BIBBIA ALLA LUCE DEI PROPRI GUSTI E PREGIUDIZI, DEI PROPRI RISENTIMENTI E DELLA MODA INTELLETTUALE DEL MOMENTO

 

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Egregio Direttore,

il lontano 27 luglio è stato pubblicato, a pagamento, l’Appello al Sinodo per la fedeltà alla Confessione di Fede. di cui mi onoro di essere tra i primi firmatari. Da allora, è stata pubblicate una serie di opinioni contrarie, a volte improntate più all’anatema che all’argomentazione, in alcuni casi attacchi personali a me, in particolare nella pagina intera del signor Sergio Ronchi e nella lettera del professor Giorgio Rochat. Vorrei rispondere.

Il professor Rochat eccepisce che abbiamo voluto pubblicare l’appello a pagamento e si preoccupa “che la pubblicazione dell’appello sia stata fatta pagare bene”. Abbiamo scelto questa formula perché volevamo evitare eccessive limitazioni alla lunghezza dello scritto, e nella nostra mentalità, per ciò che non è dovuto si paga. E volevamo, con un rilievo grafico richiamare l’attenzione dei tanti che la pensano come noi, ma generalmente non ritengono di esporsi.

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Feroce attacco di ‘Riforma’

11 Settembre 2010 admin 0

FEROCE ATTACCO DI RIFORMA AL NOSTRO APPELLO, ALLA CONFESSIONE DI FEDE DEL 1655 E ALLE LETTERE DI PAOLO (CON QUALCHE INSULTO E ATTACCO PERSONALE)

castellina

COLLEGARSI CON LA REALTÀ RIFORMATA “CONSERVATRICE” INTERNAZIONALE di Paolo Castellina

11 Settembre 2010 admin 0

Cari amici,

paolo castellinasono contento che il dibattito sul “che fare” proceda e che vi sia accordo. Desidero ora solo continuarela riflessione con alcune aggiunte a quanto ho già scritto.

Ritengo che sia importante che vi colleghiate (e abbiate l’appoggio) a quanti nel mondo riformato, sia singoli credenti che chiese, possono identificarsi con la vostra (nostra, mi includo) posizione. 

Fin ora, nella chiesa valdese vi è stata una sorta di “congiura del silenzio” per quanto riguarda il movimento internazionale delle chiese riformate che vogliono essere coerentemente fedeli alle confessioni storiche di fede della Riforma e respingono l’involuzione liberale. Si tratta di chiese presbiteriane (ed anche battiste-riformate) indipendenti (e spesso con milioni di membri) come la Chiesa libera di Scozia e la Chiesa riformata liberata olandese (che nell’800 si erano staccate dalle chiese riformate di stato), la Chiesa presbiteriana in America e la Chiesa Presbiteriana Ortodossa (fondata da G. Machen) ed altre. Esiste pure nel Canton Ginevra chiese riformate indipendenti che si erano staccate al tempo del Risveglio). 

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La benedizione delle coppie omosessuali – Intervista al pastore Remo Cristallo, presidente della FCP

8 Settembre 2010 admin 0


Intervista al pastore Remo Cristallo presidente della Federazione delle Chiese Pentecostali in Italia


La recente decisione del Sinodo valdese relativa alla benedizione delle coppie omosessuali ha suscitato diverse reazioni nel mondo evangelico. Il direttore di Oltre, Elpidio Pezzella, ha intervistato il pastore Remo Cristallo, presidente della Federazione delle Chiese Pentecostali in Italia per raccogliere da un esponente autorevole la voce dei pentecostali sull’argomento.

Come giudica la decisione del Sinodo delle chiese valdesi e metodiste di aprire alla benedizione delle coppie omosessuali?

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LETTERA APERTA AI PASTORI di Samuele Sieve, Ginevra

7 Settembre 2010 admin 0

Cari pastori,
Molti anni or sono, mi avete insegnato un catechismo, permettendomi di conoscere la grazia che Dio rivolta agli uomini. In questa grazia ho creduto. Cioè la speranza di una vita dopo la morte, la resurrezione dei corpi, la vita eterna insomma.
Questa promessa di una nuova esistenza presso il Signore permette al credente di sopportare le pene di questa vita terrena, di rinunciare a vivere in modo disonesto, di ignorare le beffe degli increduli e le persecuzioni. A condizione di accettare certe regole che, sul momento e con l’idealismo della gioventù, sembrano facili, ma che con il passare degli anni e le esperienze cui l’esistenza ci confronta, ci si rende conto dell’impegno, del coraggio e della costanza che questo richiede al povero mortale e della gran dose di pazienza che il suo comportamento necessita da parte di Dio.

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ISAIA DERIDE L’IDOLATRIA

4 Settembre 2010 admin 0

Isaia deride l’idolatria.

 

 di J. Gresham Machen (1881-1937)

Presbiteriano, professore di Teologia.Fondatore dei

Westminster Theological Seminary and the Orthodox Presbyterian Church

 

Ne brucia la metà nel fuoco, con l’altra metà prepara la carne, la fa arrostire, e si sazia. Poi si scalda e dice: «Ah! mi riscaldo, godo a veder questa fiamma!» Con l’avanzo si fa un dio, il suo idolo, gli si prostra davanti, lo adora, lo prega e gli dice: «Salvami, perché tu sei il mio dio!» Isaia 44:16-17

 

In questo passo vediamo il profeta mentre deride l’idolatria, è difficile trovare un’ironia più acuta in tutto il resto della letteratura. Isaia non poteva essere più chiaro. Tuttavia è necessario che il lettore comprenda tale chiarezza. Sembra sia impossibile non comprendere il messaggio del profeta, nonostante ciò gli uomini moderni fanno proprio questo. Ricordo un sermone udito pochi anni fa. Questa predicazione era introdotta dai versi che abbiamo davanti e che danno voce alla derisione dell’antico profeta nei confronti dell’uomo che si fa un idolo intagliando un pezzo di tronco. “Ne brucia la metà nel fuoco, con l’altra metà prepara la carne, la fa arrostire, e si sazia. Poi si scalda e dice: «Ah! mi riscaldo, godo a veder questa fiamma!» Con l’avanzo si fa un dio, il suo idolo, gli si prostra davanti, lo adora, lo prega e gli dice: