SI APRE IL SINODO VALDESE – LA NOSTRA PRIORITÀ: GESÙ CRISTO – LE ”LORO” PRIORITÀ: IMMIGRATI, GAY, “FEMMINICIDIO”, EUTANASIA E ENTUSIASMO BERGOGLIANO

Domani si apre il Sinodo Valdese a Torre Pellice. Il giorno di massima visibilità dei Valdesi a livello nazionale. Anche per la scarsità delle notizie di altro tipo, i principali organi di informazione italiani daranno qualche spazio a una sempre più sparuta minoranza religiosa, circa 0,03% della popolazione del Paese.

Già sappiamo su che cosa la nomenklatura “valdese” insisterà (non abbiamo fonti segrete, ma tiriamo facilmente a indovinare). Al primo posto ci sarà la “accoglienza” degli immigrati, finanziata con l’8 per mille,  essendo una notizia di grande attualità. Quello che ormai è diventata la adorazione dell’omosessualità sarà probabilmente solo al secondo posto, perché nonostante il gran baccano mediatico, le coppie che si sono sposate (il termine sarebbe “unite civilmente”, ma è la stessa cosa) sono pochissime e le loro immagini non hanno davvero fatto fortuna nel mercato dell’informazione: un paio di signori attempati e giusto un po’ “originali” non fanno vendere, meno ancora le coppie di solide mature signore. Dunque, solo secondo posto. Al terzo posto quasi certamente il “femminicidio”, che – come abbiamo visto – è usato come pretesto per insegnare, preferibilmente a bambini indifesi, che il maschio non gay è, specialmente se legge la Bibbia, tendenzialmente manesco e prevaricatore, potenzialmente assassino. Non mancheranno siparietti per il cosiddetto “fine vita”, eufemismo usato purtroppo più per sostenere l’eutanasia che per difendere la dignità delle persone contro l’accanimento terapeutico. E poi, una bella botta di ecumenismo cercando di dare un colpo al cerchio dell’entusiasmo filo-bergogliano e uno alla botte del sussiego nei confronti dei cattolici e della loro “ignoranza”, che però di certo non toccherà il recente stravolgimento della Bibbia sulla sorte della città di Sodoma da parte di monsignor Galantino, segretario dei vescovi italiani.

Noi invece veri valdesi continuiamo a pensare che l’unica priorità della nostra chiesa sia l’annuncio dell’Evangelo di Gesù Cristo, secondo quanto contenuto nella Bibbia, cioè “professare le dottrine contenute nell’Antico e nel Nuovo Testamento e formulate nella sua

Anche quest’anno i membri del Sinodo potrenno vedere questo monito nell’Aula Sinodale – Qualcuno si chiederà che significa

Confessione di fede” come mirabilmente scritto all’articolo 2 delle Discipline Valdesi. In un’epoca in cui le nazioni che si dicevano cristiane, a cominciare da quelle protestanti, sono impegnate nella più radicale negazione del cristianesimo e di tutto ciò che esso comporta, questo è il compito che spetta ai Valdesi, assai più antichi della Riforma protestante. Se poi si fa tutt’altro, ne verrà chiesto conto.

Davanti a una Chiesa Cattolica Romana che, senza aver modificato gli aspetti più chiaramente anti-biblici della sua dottrina (basti pensare all’annuncio di Jorge Bergoglio, appena eletto vescovo di Roma, di voler andare presto “a trovare la Madonna”, nel senso di adorare una sua statua), ha ormai sposato le più scontate ideologie mondane di oggi, dal politicamente corretto all’atteggiamento che “tutte le religioni sono uguali”, dovremmo ricordare con quale costanza e coraggio i nostri antenati hanno saputo non farsi trascinare nelle eresie di tanti suoi predecessori, anch’essi ansiosi di compiacere il mondo o di avere potere politico in esso.

Il compito pare del tutto sproporzionato alle nostre possibilità e lo è. Ma non lo è per Dio. Il monito di Gianavello è sempre attuale: “Nulla sia più forte della vostra fede”.

 

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