Se il matrimonio è “obsoleto”, i pastori non dovrebbero smettere di celebrarli?

Dove si fermeranno le benedizioni?

Ho appreso con grande amarezza della cancellazione del Documento sul matrimonio e sulla famiglia. Ho sentito le parole del pastore Paolo Ribet e la dichiarazione dell’autorevole pastore Giorgio Tourn (come definito dall’articolo apparso ieri, 31/08/2012, su La Stampa).

Mi pongo però una domanda: visto che ormai il matrimonio è stato definito “obsoleto”, immagino che a questo punto nessun pastore celebrerà più matrimoni con effetti civili ma solo benedizioni, a chiunque ne faccia richiesta. Quindi i pastori non saranno più ufficiali di stato civile: per sposarsi, i protestanti italiani andranno solo in Municipio e, vista la nuova “vocazione” al benedire, non mi stupirei se, fra non molto, si arrivasse alla benedizione di immobili, animali e quant’altro come la Chiesa Romana – sempre tanto criticata dai puristi delle Sacre Scritture.

O tempora, o mores! (Cicerone, Catilinaria, I)

Daniela Boldrin

Ineccepibile! Se fossero coerenti, dovrebbero fare così. Ma, se fossero coerenti, dovrebbero anche trarre ben altre conseguenze su molte cose – a cominciare dalla loro appartenenza a una chiesa la cui Confessione di Fede dice tutt’altro.

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