LA NUOVA “CONFESSIONE DI FEDE”

Già due anni fa avevamo pubblicato la foto di una bandiera che dominava un tempio delle Valli Valdesi. Oggi ne giunge un’altra, a quanto pare, sempre dello stesso tempio: quello del Serre di Angrogna. Per secoli in quelle zone i persecutori avevano tentato, con la forza delle armi e del terrore, di introdurre immagini e simboli che i nostri padri consideravano idolatri. Non ci erano riusciti, per la fede e la costanza dei nostri padri e madri, che si difendevano da quelli che chiamavano “i Filistei”. Oggi, invece, ecco la bandiera nata come simbolo dell’ “orgoglio gay” offerta all’adorazione dei partecipanti al culto (peraltro sempre di meno).  Ecco la nuova religione.

 

3 commenti

  1. Se è vero è grave. Io contesterei in modo soft approfittando della vicinanza temporale dell’evento Sinodo Annuale, invitando i fedeli a recarsi in quel Tempio con la bandiera del Team sportivo per cui tifano.
    Secondo me si avrebbe visibilità e gli autori non potrebbero essere accusati di aver avuto la mano pesante.

  2. Mi permetto però di correggere. Fermo restando che in un tempio una bandiera è assolutamente fuori posto, quella è la bandiera del movimento della pace non la bandiera del movimento gay.
    Vi riporto quanto scritto in Wikipedia:

    L’arcobaleno in particolare, essendo un simbolo di pace presso molte civiltà antiche, è stato spesso utilizzato da intellettuali e pacifisti in varie manifestazioni contro la guerra. La bandiera della pace non va confusa con la bandiera arcobaleno del movimento gay, da cui si distingue per il numero e l’ordine dei colori (7 nella bandiera della pace, con i freddi in alto, 6 nella bandiera del movimento gay, senza l’azzurro, con i caldi in alto)

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