La dissidenza protestante in Francia fa sul serio: Appello a guardarsi dall’apostasia della Chiesa Protestante Unita

I fratelli riformati francesi si mobilitano contro l’apostasia della Chiesa Protestante Unita di Francia (già Chiesa Riformata e Chiesa luterana di Francia) dopo la legittimazione del “matrimoni” in chiesa fra persone dello stesso sesso.

Appello del 17 maggio 2015 ai cristiani protestanti perché si guardino dall’apostasia e dal nicodemismo della Chiesa Protestante Unita di Francia (Dal Blog Cristiano Professante)
ALLE PECORE DEL SIGNORE
Grazia e pace in Gesù Cristo!
«Nondimeno, anche adesso», dice il SIGNORE, 
«tornate a me con tutto il vostro cuore,
con digiuni, con pianti e con lamenti!» (Gioele 2:12)

Certuni, in seno alla direzione delle chiese, hanno recentemente aggiunto a tutte le loro cattive azioni, quella di benedire pubblicamente il peccato. Così facendo, questi falsi fratelli, non solo hanno preso una decisione senza precedenti nella storia della Chiesa, ma hanno preso una decisione straniera allo Spirito che anima la Chiesa, tanto più che si tratta di una decisione contraria alla Parola di Dio. E’ con cuore pesante che dobbiamo ammette questa terribile realtà: la Chiesa Protestante Unita di Francia (EPUdF) è caduta nell’apostasia.

Senza dubbio è opportuno dire, più precisamente, che l’EPUdF ha ora suggellato lo spirito d’apostasia che vi ha operato per un lungo periodo di tempo, perché il verme era nel frutto dal giorno in cui questa “chiesa” ha svuotato il Credo della sua autorità nel 1938. Accanto al vero significato delle Scritture è l’errore e la menzogna che sono stati poi tollerati in modo tale che i templi sono stati trasformati in “case di tolleranza”: sono stati tollerati unitariani, catari, agnostici (e persino eresie gnostiche confutate duemila volte!) … e il decadimento morale si è presto accompagnato a questo imbastardimento della fede: divorzio, aborto ed eutanasia sono stati oggetto di complicità passiva (con il pretesto del “non giudicare”) prima di diventare, come ora vediamo, complicità attiva (dobbiamo benedirla!).

Se il termine “comunione” ha ancora un senso, non è più possibile per un cristiano di rimanere in un’organizzazione apostata. Lungi da questo che i pastori stessi possano consolarsi con l’idea di potere non celebrare essi stessi il peccato in virtù di una qualunque clausola di libertà di coscienza: questo equivarrebbe a lavarsene le mani della sorte di Gesù Cristo! Dovrebbero, con un approccio molto individualista, i membri fedeli che sono rimasti nella EPUdF disperdersi in altre comunioni meno corrotte? Sarebbe ignorare la dimensione collettiva di questo dramma, e sarebbe soprattutto, assumersi il rischio di non trarre alcuna lezione da questo terribile giudizio di Dio.

Tuttavia, la situazione è grave: abbiamo bisogno che il popolo di Dio si copra di cenere e si ravveda sinceramente nel digiuno e nella preghiera, perché Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili (1 Pietro 5:5). L’ora è grave: abbiamo bisogno che il popolo di Dio guardi con fede a Gesù Cristo, il suo unico Salvatore, dato che abbiamo un avvocato presso il Padre, Gesù Cristo il Giusto (1 Giovanni 2:1).

L’ora è grave: abbiamo bisogno che il popolo di Dio ovunque opponga resistenza, riprendendosi i templi occupati dagli gnostici, là dove Dio lo permetta creare nuove parrocchie e, dove possibile e necessario, stabilendo chiese domestiche, organizzare su tutto il territorio la comunione di coloro che sono rimasti fedeli all’ortodossia, fedeli alla pura Parola di Dio.

Questa lotta per una comunione della quale i membri confessino alla lettera il simbolo inalterato niceno-costantinopolitano, non dovrà essere il caso dei pochi sopravvissuti della EDDdF ma di tutti coloro che intendono vivere nella stessa fede dei nostri Padri, Confessori e Martiri!

Perché l’anno 2017, Giubileo della Riforma protestante, non sia pure quello della sua morte.

Che la Chiesa si riformi sempre secondo la Parola di Dio.

SOLI DEO GLORIA!

3 commenti

  1. Non sono evangelico valdese, ma voglio ringraziarvi dal profondo del cuore per la vostra fedeltà e il vostro coraggio. Michele

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