Il gregge del Buon Pastore

“Ma egli rispose loro: “Mia madre e i miei fratelli sono quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica” (Luca 8:21).

“Io ho dato loro la tua parola, e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo” (Giovanni 17:14).

Chi è questo popolo che attornia Gesù Cristo? Chi sono i famigliari del Signore? Chi è il gregge che circonda e segue il buon Pastore?

Sono coloro che il Padre ha dato a Cristo!

“Gli hai dato autorità su ogni carne, perché egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dati (…) Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati, ed essi hanno osservato la tua parola” (Giovanni 17:2;6)

Dio raduna in un solo gregge coloro che gli appartengono, i quali non sono di questo mondo, ma sono quelli che Dio ha dato a Gesù; sono quelli che osservano la sua parola, la quale li ha rigenerati.

Per poter osservare la Parola di Dio non è sufficiente praticare le funzioni religiose delle chiese facendo battesimo e confermazione; per appartenere alla famiglia di Gesù bisogna essere nati dall’alto e sarà questo cambiamento radicale che permetterà di mettere in pratica la Parola di Dio.

Se non si è rigenerati da seme incorruttibile mediante la Parola di Dio, non la si può mettere in pratica, perché non si possiede nemmeno la capacità spirituale per poterla capire e intendere.

La rigenerazione deriva dall’essere resi giusti, cioè, giustificati per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo, che avvenne dopo che Egli fu offerto per le nostre colpe (Romani 4:25).

Gli ingiusti non appartengono alla famiglia del Signore:

“Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non vi ingannate” (1Corinzi: 6:9).

Il teologo inglese Arthur W. Pink ha scritto:

“Intere moltitudini di persone, però, sono state ingannate proprio su questo punto, e si tratta di una questione molto importante. Iddio ci aveva ammonito sul fatto che: “Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa e insanabilmente maligno” (Geremia 17:9), pochi però sono disposti a credere che questo sia vero per loro. Al contrario, decine di migliaia di cristiani professanti coltivano in sé stessi la vana e presuntuosa fiducia che in loro tutto sia a posto. Essi si illudono con speranze di misericordia pur continuando a vivere una vita dedicata a compiacere sé stessi facendo tutto quanto più gli aggrada. Ritenendo di potere essere adatti al paradiso, mentre ogni giorno che passa li trova sempre di più preparati per l’inferno. E’ scritto del Signore Gesù: “Egli salverà il suo popolo dai loro peccati” (Matteo: 1:21), non nei loro peccati: Egli salva non solo dalla condanna che il peccato merita, ma anche dalla sua potenza e contaminazione.

A molti che fanno parte del mondo cristiano si applicano queste solenni parole: “Essa lo lusinga che la sua empietà non sarà scoperta né presa in odio” (Salmo 36:2).

Il principale stratagemma di Satana è quello di ingannare le persone facendo loro credere di potere bene conciliare il mondo con Dio, di potere soddisfare la carne ed insieme lo spirito, e così “cogliere il meglio dei due mondi”; Cristo però, dichiarò con grande enfasi: “Nessuno può servire a due padroni” (Matteo: 6:24). Alcuni equivocano la forza di queste penetranti parole: l’accento non cade su “due”, ma su “servire”, nessuno può servire due padroni. E Dio esige di essere servito, temuto, ubbidito con sottomissione, la Sua volontà deve regolare la nostra vita in ogni suo dettaglio (1 Samuele 12:24,25). “Adora il Signore Dio tuo e servi a lui solo” (Matteo 4:10).

Daniela

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