Che fa il Comitato Valdese in Inghilterra? Promuove un libro che celebra papa Francesco

Nel 1823 il canonico Willam Stephen Gilly fece il primo di alcuni viaggi in Piemonte per conoscere la realtà dei Valdesi, piccolissima isola del “puro evangelo” (così scriveva). Fu estremamente colpito dalla loro fede, dalla loro straordinaria storia, dalla loro dignità, ma anche dalla loro povertà. Dal viaggio trasse un bel libro, il quale diede impulso, nel 1825, alla nascita del Comitato Inglese d’aiuto alle Missioni

Ecco una eloquente immagine del libro presentato dal Comitato Valdese

della Chiesa Valdese, per creare quel sostegno economico, che Gilly vide così necessario. I Valdesi – vessati, discriminati, ristretti in un’area povera – mancavano persino del denaro necessario per ciò che ritenevano più importante, libri di argomento biblico.

Il libro di Gilly non è più pubblicato in Italia, bensì solo negli Stati Uniti d’America, ma quel comitato esiste ancora. Fino ad oggi non avevamo mai avuto notizia di cosa facesse. Del resto non deve essere facile raccogliere soldi per una chiesa che riceve 30-40 milioni all’anno con l’8 per mille statale!

Altra immagine del libro

Oggi lo sappiamo: in occasione del Waldensian Day, ieri, sabato 22, ha promosso la vendita di un libro. Un libro celebrativo di Papa Jorge Bergoglio: The Promise of Francis: the Man, the Pope and the challenge of change. Cioè La promessa di Francesco: l’Uomo, il Papa e la sfida del cambiamento. A quanto pare, qualche mente eccelsa ritiene che i limitatissimi mezzi di questo comitato a favore della Chiesa Valdese vadano usati per propagandare il pontefice più vezzeggiato dai mezzi di comunicazione di tutto il mondo. Ogni commento è superfluo, tranne uno: forse non parlare di ciò che è oggi ciò che usa il nome di Chiesa Valdese è l’unico modo per sostenerla.

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