TVSvizzera: “Un numero record di persone lascia la Chiesa cattolica e quella riformata”

30 Ottobre 2023 Paolo Castellina 0

Magari è Dio stesso che lascia certe chiese… Questo tipo di notizie è fuorviante e si presta ad essere strumentalizzato dalla stampa in chiave anti-religiosa. Di fatto “lasciare la chiesa” nel caso svizzero significa solo non dichiarare nella cartella delle imposte la propria appartenenza alle chiese riconosciute dagli stati cantonali e quindi non dovere più pagare le “imposte ecclesiastiche”.

La Riforma protestante che celebriamo rimane un’istanza sempre attuale

25 Ottobre 2023 Paolo Castellina 0

La chiesa cristiana, come pure singoli cristiani, può essere considerata come una casa che, di tanto in tanto ha bisogno di “pulizie generali” per liberarsi da sporcizia e cose inutili che si sono accumulate nel corso del tempo e che impediscono ai suoi occupanti di muoversi e soprattutto di condurre una vita sana. Quante tradizioni umane, idee devianti, eresie e appesantimenti inutili sono introdotte nella chiesa per alienarla da falsi maestri, falsi profeti e falsi pastori. Questo era stato previsto dallo stesso Nuovo Testamento e questo è avvenuto nella Riforma protestante del XVI secolo che ancora celebriamo. Non si tratta però di un avvenimento passato, ma perché “E’ sempre tempo di Riforma”. Consideriamo meglio quanto oggi avviene in tante chiese.

Sinodo Valdese: Il PD in preghiera

22 Agosto 2023 Paolo Castellina 0

Si può dire altresì che in Italia da un po’ di tempo la Chiesa Valdo-Metodista possa essere considerata “il PD in preghiera” (il cosiddetto Partito Democratico guidato oggi da Elly Schlein e rappresentato dalle “uscite” di Laura Boldrini). Se si guardano le prese di posizione della Chiesa valdese, i convegni a lato del Sinodo e le predicazioni, non si vede più, in effetti, quale sia la differenza fra i due. Dove sta l’opposizione?

Movimento o istituzione?

9 Marzo 2023 Paolo Castellina 0

Le società chiamate “chiesa”, insieme alle varie denominazioni cristiane come pure ai diversi raggruppamenti che sono generalmente chiamati “sétte”, sono organizzazioni ben strutturate rispondenti a diverse ecclesiologie. Le “catene di comando” che li caratterizza comportano una determinata “struttura di potere”. Non di rado queste organizzazioni ecclesiastiche stabiliscono accordi formali con lo stato e spesso sono vecchie di secoli. Tutte giustificano la propria esistenza sulla base dell’interpretazione dell’insegnamento della Bibbia. Sebbene l’organizzazione formale sia considerata pragmaticamente necessaria, spesso essa innesca “dinamiche di potere” che producono abusi e danni di varia natura. Inoltre, proprio in quanto organizzazioni, tutte sono palesemente in crisi. Esiste però un’interpretazione del cristianesimo che si può dire non istituzionale che lo considera essenzialmente un movimento libero e non strutturato come pure studiosi che hanno negato che Gesù di Nazareth avesse veramente voluto organizzare una chiesa o “una religione”. Questi movimenti cristiani non strutturati vi sono sempre stati dentro e fuori le organizzazioni ecclesiastiche, singoli credenti e comunità libere che hanno sfidato e sfidano sia le chiese che l’establishment spesso subendone persecuzioni. In questo articolo, che sostiene la tesi del cristianesimo in quanto movimento, ne esaminiamo sommariamente tre: l’antico movimento valdese, il congregazionalismo e le assemblee dei Fratelli. Ne proponiamo le argomentazioni sostenendo come, di fatto, esso sia il passato, il presente ed il futuro di ciò che il Signore e Salvatore Gesù Cristo ha dato inizio. Tutto questo, pur non esaurendone le possibili implicazioni, intende aprire un dibattito.

La Chiesa dell’Uganda si dissocia dalla Chiesa di Inghilterra dopo aver quest’ultima ufficializzato le benedizioni a coppie omosessuali

11 Febbraio 2023 Pierre Vaudès 0

La Chiesa dell’Uganda si dissocia dalla Chiesa di Inghilterra dopo che il Sinodo di quest’ultima ha autorizzato, legalizzando la benedizione in chiesa di coppie dello stesso sesso e provvedendole di una liturgia apposita. Furbescamente cambia solo la terminologia e dice di non cambiare la definizione e la pratica tradizionale, ma la sostanza rimane. E’ la Chiesa di Inghilterra che così “esce” dalla Comunione Anglicana la quale intende continuare a sostenere il matrimonio come l’unione di un uomo e di una donna, così come afferma la Bibbia e i canoni storici della Chiesa di Inghilterra.